Migranti, la Regione vuole un Cie: mano libera per le espulsioni in Liguria
Genova - La Regione Liguria vuole un Centro di identificazione ed espulsione sul suo territorio. Lo annuncia la vice presidente della giunta, la leghista Sonia Viale. Il Cie è ritenuto necessario per “filtrare” i clandestini e chi non si fa identificare in Liguria. La struttura si aggiungerebbe alle cinque attive in Italia. La richiesta sarà avanzata oggi alla riunione di tutti i prefetti liguri con i sindaci, nella quale si parlerà della distribuzione di 753 nuovi migranti in arrivo in Liguria.
soluzione, più operativa: un centro di identificazione ed espulsione per “filtrare” i clandestini e chi non si fa identificare. In Liguria. Che si aggiunga ai cinque ancora attivi in Italia che continuano a lavorare con numeri molto ridotti: la disponibilità complessiva è di 753 posti.
delle persone che arrivano sulle nostre coste, secondo quanto comunicato dal capo della polizia, solo un terzo presenta la richiesta di asilo. Gli altri o non si fanno identificare o sono già schedati come clandestini. Questi non devono entrare nel sistema di secondo livello di protezione per i richiedenti asilo, che punta all’integrazione e occupa risorse, ma essere espulsi. Invece vanno ad occupare le strutture del terzo settore che andrebbero destinate al disagio sociale degli italiani».
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