La
Procura di Ivrea ha chiesto il rinvio a giudizio per 33 persone, tra le
quali anche Carlo De Benedetti, Corrado Passera e Roberto Colaninno.
L'ipotesi di reato è omicidio colposo per la morte dei lavoratori legata
a malattie professionali.
Per 33 dei 39
indagati nell'inchiesta sulle morti per amianto alla Olivetti la Procura
di Ivrea ha chiesto il rinvio a giudizio. Tra i destinatari del
provvedimento, firmato dai pm Laura Longo e Lorenzo Boscagli, ci sono
Carlo De Benedetti, Corrado Passera e Roberto Colaninno. L'ipotesi di
reato è omicidio colposo. Per quanto riguarda la famiglia De Benedetti,
il fratello di Carlo e i suoi figli hanno presentato memorie difensive.
Nelle
prossime settimane si svolgerà l'udienza preliminare, in cui verranno
citati gli imputati e le persone offese, sarà anche la sede per la
richiesta di costituzione di parte civile.
I
magistrati procedono per lesioni e omicidio colposo in merito alle
malattie, di sospetta origine professionale, che hanno colpito una
quindicina di lavoratori dello stabilimento della Olivetti. Carlo De
Benedetti è coinvolto in quanto amministratore delegato e presidente
dell'azienda dal 1978 al 1996; suo fratello Franco in quanto
amministratore delegato dal 1978 al 1989, vicepresidente dal 1989 al
1992 e consigliere di amministrazione fino al 1993; il figlio Rodolfo
poiché consigliere di amministrazione dal 1990 al 1997; l'ex ministro
Corrado Passera perché consigliere di amministrazione dal 1990 al 1996 e
amministratore delegato dal 1992 al 1996. Colaninno, invece, è stato
amministratore delegato a partire dal 1996.
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