
L’assemblea nazionale ha condiviso alcune indicazioni chiare per il prosieguo:
1) Assumere, come prima giornata unitaria in cui scendere in piazza quest’ anno, quella convocata dai Giovani Palestinesi d’Italia per il 25 Gennaio, con mobilitazioni locali al fianco della resistenza palestinese e contro il DDL 1660;
2) Utilizzare tutto il mese di Febbraio per moltiplicare le iniziative in scuole, università, città e luoghi di lavoro. In particolare, si dà indicazione per la prima settimana (3 – 9 Febbraio) di promuovere giornate di attivazione contro l’istituzione delle zone rosse; e per l’ultima settimana (24 Febbraio – 2 Marzo) di promuovere giornate di mobilitazione contro la guerra, le fabbriche di morte e la militarizzazione delle scuole;
3) Facciamo appello al sindacalismo di classe e conflittuale a verificare le possibilità di uno sciopero generale a ridosso dell’approvazione del Ddl al Senato per dare centralità al blocco delle attività produttive e merci;
4) Rilanciare la solidarietà a tutte le compagne e i compagni colpiti/e dalla repressione, sotto processo, in carcere o in attesa della possibilità di estradizione come Gino (renderemo pubblici tutti gli appuntamenti di presidi e iniziative);
5) Essere pronti/e alla mobilitazione nazionale a ridosso dell’approvazione del voto al Senato;
6) La Rete produrrà un manifesto ed altro materiale unitario di agitazione da diffondere in tutte le città;
7) La Rete si assume la responsabilità di potenziare e sviluppare stabilmente gli elementi di opposizione, contestazione e solidarietà, nella consapevolezza che la lotta e la battaglia è già in corso e proseguirà anche dopo l’iter parlamentare al di là del suo esito.
Chiediamo a tutte le realtà presenti di dare il proprio contributo all’allargamento, alla crescita ed al potenziamento della Rete e della mobilitazione per fermare il decreto liberticida ex-1660 ora 1236.
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