
Mentre la Cgia di Mestre dice che l’aumento in bolletta toccherà anche le imprese per circa 13,7 miliardi rispetto al 2024, e siccome le imprese private scaricano i costi dell’acquisto delle materie prime sui prezzi, toccherà di nuovo alle famiglie caricarsi questi altri rincari, per cui le bollette saranno ancora
più salate. Mentre è chiaro che per i ricchi questo tipo di aumenti non intaccano assolutamente le loro tasche!E non è finita, perché Questo aumento dei prezzi provoca un aumento dell’inflazione,
e si tratta, dunque, di “Una stangata che, ovviamente, ha penalizzato
soprattutto le famiglie più fragili economicamente. L’aumento generalizzato dei
prezzi, infatti, ha provocato una perdita di potere d’acquisto che non
ricordavamo da almeno 25 anni. In altre parole, negli ultimi 24 mesi molti
nuclei familiari hanno speso di più e hanno portato a casa un numero di beni e
di servizi decisamente inferiore” dice ancora la Cgia di Mestre, che aggiunge
che il fenomeno tocca pure la piccola borghesia artigiana, una parte della
quale ha come riferimento proprio la Meloni e il suo governo moderno fascista, le
cui botteghe vanno chiudendo progressivamente.
E a fronte di queste balle spaziali, come quelle sull’aumento dell’occupazione (soprattutto quella femminile, anche questa mai vista dai tempi...) c’è stata invece, in questi due anni e mezzo di sciagurato governo Melon, l’aggravarsi all’inverosimile della crisi industriale (vedi Stellantis ecc.) la cui produzione è in calo costante da due anni, e sta portando a migliaia di licenziamenti e tantissima cassa integrazione per gli operai e le operaie coinvolti.
Ribellarsi ad una politica che non fa che impoverire ancor più la classe operaia e le masse in generale, è giusto e necessario, per cacciare quanto prima il governo Meloni al servizio della borghesia sempre più ricca.
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