giovedì 16 gennaio 2025

pc 16 gennaio - Aumenti delle bollette per luce e gas fino a 350 euro per le famiglie… contro le balle spaziali della Meloni

 A fronte delle balle spaziali che la Meloni diffonde in giro per il mondo sui “risultati eccezionali” del suo governo che non si vedevano addirittura dalla “spedizione dei mille”, in tema di politica per le famiglie, i dati reali, tra agenzie indipendenti e anche statali come l’Istat, dicono esattamente il contrario. Per esempio, per quanto riguarda l’energia, le bollette di luce e gas aumenteranno: “Circa 350 euro in più sulle bollette di energia elettrica e gas: è questo l'aumento che una famiglia tipo, con contratto di fornitura a prezzo indicizzato nel mercato libero, dovrà affrontare nel corso del 2025 … La stima arriva da Facile.it che - analizzando le previsioni sull'andamento del prezzo delle materie prime - ha calcolato come la bolletta 2025 potrebbe arrivare a superare i 2.930 euro, vale a dire quasi il 14% in più (13,6%) rispetto a quella, già salata, del 2024 (2.583 euro)”

Mentre la Cgia di Mestre dice che l’aumento in bolletta toccherà anche le imprese per circa 13,7 miliardi rispetto al 2024, e siccome le imprese private scaricano i costi dell’acquisto delle materie prime sui prezzi, toccherà di nuovo alle famiglie caricarsi questi altri rincari, per cui le bollette saranno ancora

più salate. Mentre è chiaro che per i ricchi questo tipo di aumenti non intaccano assolutamente le loro tasche!

E non è finita, perché Questo aumento dei prezzi provoca un aumento dell’inflazione, e si tratta, dunque, di “Una stangata che, ovviamente, ha penalizzato soprattutto le famiglie più fragili economicamente. L’aumento generalizzato dei prezzi, infatti, ha provocato una perdita di potere d’acquisto che non ricordavamo da almeno 25 anni. In altre parole, negli ultimi 24 mesi molti nuclei familiari hanno speso di più e hanno portato a casa un numero di beni e di servizi decisamente inferiore” dice ancora la Cgia di Mestre, che aggiunge che il fenomeno tocca pure la piccola borghesia artigiana, una parte della quale ha come riferimento proprio la Meloni e il suo governo moderno fascista, le cui botteghe vanno chiudendo progressivamente.

E a fronte di queste balle spaziali, come quelle sull’aumento dell’occupazione (soprattutto quella femminile, anche questa mai vista dai tempi...) c’è stata invece, in questi due anni e mezzo di sciagurato governo Melon, l’aggravarsi all’inverosimile della crisi industriale (vedi Stellantis ecc.) la cui produzione è in calo costante da due anni, e sta portando a migliaia di licenziamenti e tantissima cassa integrazione per gli operai e le operaie coinvolti.

Ribellarsi ad una politica che non fa che impoverire ancor più la classe operaia e le masse in generale, è giusto e necessario, per cacciare quanto prima il governo Meloni al servizio della borghesia sempre più ricca.

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