E' arrivata la condanna per la strage di Cutro per 4 ufficiali e sottoufficiali della Guardia di Finanza e 2 della guardia Costiera per "omicidio colposo plurimo e naufragio colposo", cioè per i mancati soccorsi ai 98 migranti, di cui 35 bambini, morti in mare vicino la spiaggia di Cutro.
Bene. Ma queste condanne sono un minimo parziale atto dovuto, non sono la verità per la strage.
I superstiti di Cutro dissero subito:
"il governo italiano non si è comportato diversamente dai regimi da cui fuggiamo..."
Ed è il governo, insieme alle massime istituzioni statali, prima e dopo la strage, il vero responsabile di quelle morti! Ma questi restano impuniti!
Prima - Noi allora lo denunciammo subito: "L’Italia è la prima e ultima responsabile di queste morti. La prima perchè è nei suoi mari che queste morti avvengono, è dai porti dei paesi dell’altra sponda del Mediterraneo, prima la Libia oggi la Tunisia, che i migranti partono, dopo le inenarrabili sofferenze nei lager. Sono i regimi di questi paesi in combutta con il governo imperialista italiano, che da tempo hanno stabilito accordi che producono queste morti), bambini, donne, migranti vengono usati come merce di scambio per fare affari in questi paesi, profitti per i capitalisti! Nello stesso tempo l’Italia è l’ultima della catena del sistema imperialista mondiale che produce guerra, repressione, miseria e morte che porta tanti proletari e masse popolari a scappare quando risulta impossibile lottare e sopravvivere..
L’Italia imperialista, dalla Bossi/Fini all’ultimo miserabile governo Meloni/Piantedosi, fa leggi e azioni volti tutti al mancato soccorso, al respingimento, al sostegno delle guardie costiere dei paesi da cui provengono i migranti".
E dicemmo: "Siamo perchè le responsabilità di quest’ultima strage vengano portate alla luce da tutte le forme di inchiesta e testimonianze già in corso; anche all’interno di questo Stato borghese noi vogliamo che le responsabilità vengano sanzionate. E siamo perchè i ministri di questo governo e la loro capa, Meloni, per questa strage paghino anche un costo politico.
Dopo - Scrivemmo: "Per la Meloni, Piantedosi, Salvini sembra che la strage di Cutro sia giunta al "momento opportuno". La usano per avallare la loro politica razzista, fascista, per alzare i muri contro le migliaia di persone che fuggono dalle guerre, dalla miseria che gli imperialisti hanno provocato e provocano.
I migranti uccisi a Cutro sono stati trattati come “pezze da piedi”, prima abbandonati sulla spiaggia e con i governanti assenti. Il governo italiano a Cutro è andato solo per fare nuove leggi anti immigrati. Non ha avuto il coraggio di andare alle bare, di cui molte erano di tanti bambini, né tantomeno di dichiarare lutti di qualsiasi genere.
Alla domanda retorica della Meloni: "Davvero qualcuno ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone?". La risposta è SI! Siete voi gli assassini! E lo vogliono continuare ad essere!
Dopo la strage è stato varato decreto Cutro.
Dietro la demagogia dell'aumento delle pene per gli scafisti, da un lato inutili perchè gia'
esistenti, dall'altro 'manifesto' dell'ipocrisia dello Stato e governo italiano: si attaccano i "pesci piccoli" mentre si fanno accordi con i regimi dei paesi da cui partono migranti le cui guardie costiere, forze armate sono spesso legate, coprono i grossi trafficanti; mentre Cutro ha mostrato in maniera eclatante che il principale responsabile di quelle morti (tanti bambini) è stato proprio il governo italiano (quindi, è questo che dovrebbe essere processato!); questo decreto contiene una serie di norme che sono in aperta violazione delle legislazioni esistenti, anche a livello europeo, e reintroducono i famigerati "decreti sicurezza" di Salvini.Abbiamo al potere dei mostri e non semplicemente come persone ma come sistema sociale che li ha prodotti. Da un lato abbiamo al potere chi fa profitti, chi si arricchisce sulle guerre, sui migranti, sullo sfruttamento, sulla rapina delle risorse che si trovano in tanti di questi paesi e, dall'altro lato, abbiamo un mondo di oppressi e sfruttati, nelle fabbriche come nelle campagne, un mondo di oppressi e di sfruttati che ha bisogno di un cambiamento radicale, rivoluzionario, che abbracci tutto il sistema sociale e non soltanto il fronte così tremendo dell'immigrazione.
Un'opposizione proletaria, una organizzazione proletaria rivoluzionaria deve mettere al centro la battaglia per rovesciare questo sistema, unendosi a tutti coloro che nel mondo lottano contro gli stessi nemici".
Nessun commento:
Posta un commento