Limonte era il nome della macroregione che avrebbe dovuto scaturire dall'unione delle due entità amministrative della Liguria e del Piemonte.
L'idea - in seguito all'elezione dell'avvocato legaiolo novarese Roberto Cota alla presidenza della Regione subalpina - è stata per il momento accantonata, ma in questi giorni alla politica si sta sostituendo la natura, accomunando le due zone nella devastazione.
Dopo la tragedia di Genova - dove alla fine si contano sei morti, e non sette come segnalato in un primo momento, e danni che ammontano (soltanto per quanto concerne il patrimonio pubblico) ad oltre sette milioni - la furia degli elementi si è scatenata su Alessandria e provincia, provocando frane ed allagamenti su gran parte del territorio.
Così occorre registrare la chiusura al traffico di molte strade disseminate nelle varie zone e di tratti delle linee ferroviarie che attraversano la provincia.
Nel capoluogo è esondato il fiume Bormida, e questo particolare evento merita una riflessione.
L'attuale amministrazione comunale, guidata dal forzitaliota Piercarlo Fabbio, ha dato parere favorevole alla costruzione di un grosso centro commerciale proprio sulle sponde della suddetta via d'acqua, assicurando che tutta la zona - comprendente anche il quartiere residenziale di Alessandria 2000 - era stato messo in totale sicurezza.
Il risultato di questi giorni di pioggia è stato che l'appena inaugurato Panorama, ed il retrostante rione cittadino, sono stati completamente allagati.
Non bisogna però addossare tutte le colpe di quanto accaduto solo all'incompetenza dell'attuale Giunta comunale; nel 1994 vi fu un'alluvione devastante che colpì l'intero Piemonte: da allora, tutte le amministrazioni che si sono succedute non hanno fatto nulla per evitare il ripetersi di queste calamità assai poco naturali, e questi sono i risultati.
Alessandria, 06 novembre 2011
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
http://pennatagliente.wordpress.com
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