venerdì 5 dicembre 2025

pc 5 dicembre - La “manovra finanziaria” è a sostegno delle imprese, come conferma la stessa Meloni

La legge di bilancio o manovra finanziaria di 18,5 miliardi del governo subito dopo essere stata approvata e inviata a Bruxelles, è stata letteralmente inondata di emendamenti (circa 6000!) da parte degli stessi partiti del governo, FdI-Fi-Lega-Noi Moderati, alla ricerca di qualche ritocco qua e là per soddisfare le proprie clientele.

La risposta a questi emendamenti l’ha data la stessa Meloni che insiste nel voler mantenere le cifre così come sono presentate a livello europeo per l’approvazione così da poter “uscire dalla procedura per disavanzo eccessivo già nel prossimo anno” in un messaggio all'Assemblea di Confimi (Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata). L’unica eccezione la Meloni, come si vede, la fa per i padroni e non si smentisce: ci tiene di tanto in tanto a confermare il suo essere al servizio dei padroni dicendo di non voler “rinunciare a perseguire gli obiettivi che ci siamo prefissati fin dal nostro insediamento e in questa manovra introduciamo il super e iper ammortamento per sostenere le imprese.”

Quali sono questi “obbiettivi”? non solo il “sostegno” ai padroni, come viene esplicitamente detto, ma soprattutto, se riesce il rientro della procedura per disavanzo eccessivo, avere a disposizione per il

prossimo anno un bel po’ di soldi da spendere per la lunga campagna elettorale.

E quanto sia importante questo “sostegno alle imprese” lo ricorda il Sole 24 Ore del 4 dicembre con un articolone discretamente soddisfatto: “Trovate le risorse [oltre agli 8 miliardi circa già previsti, ndr] per garantire alle imprese l’agevolazione…”, “Il governo riscrive gli emendamenti segnalati alla leggi di Bilancio e trova la quadra su alcuni interventi ritenuti prioritari dalla maggioranza.” Solo questi “emendamenti” sono stati ammessi! “Ed è lo stesso ministro dell’Economia – continua l’articolo - Giancarlo Giorgetti, a confermare che lo sconto fiscale dell’iperammortamento sarà su base pluriennale.” Che significa in pratica? “… che la maxi deduzione fino al 280% del costo di acquisto di beni strumentali … sarà riconosciuta alle imprese fino al 30 settembre 2028”!

Tutto questo mentre tutte le statistiche perfino ufficiali, come quelle dell’Istat, continuano ad essere neri per lavoratori e masse popolari, si va dai dati sull’emigrazione dei giovani, a quelli oramai noti dei salari sempre più bassi, alle donne e ai giovani che sono senza lavoro, al livello sempre più alto di abbandono scolastico, degli anziani che rimangono al lavoro perché non possono andare in pensione e contribuiscono alla strage dei morti sul lavoro, senza contare le classifiche sulla vivibilità delle città che vede soprattutto le città del sud sempre all’ultimo posto… e senza contare le mancate risposte agli operai di tante aziende che sono in cassa integrazione o vedono avvicinare i licenziamenti, come all’ex Ilva di Taranto e Genova! Per questi non “si trovano le risorse”!

Ma proprio questi operai stanno prepotentemente tornando in campo con le proteste…

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