Le caratteristiche del governo Meloni sono in parte in continuità dei precedenti governi dei padroni. I padroni di questo paese vogliono un governo stabile sul piano economico, politico che gli assicuri i loro affari in Italia e in Europa; vogliono un paese che sia inserito nel contesto internazionale al carro dei grandi padroni del mondo nelle vicende economiche, politiche, sociali che sempre più diventano militari. Tutti i governi che nascono nel quadro di questo sistema sono nella sostanza "comitati d'affari" della borghesia, della classe dominante, siano essi di destra, di centro, di falsa sinistra, e in un certo senso gli abbracci recenti tra Meloni e Draghi ci dicono appunto che alla fin fine sono tutti "figli alla stessa cagna" e rispondono agli stessi interessi.
Però il governo Meloni ha anche caratteristiche sue. Queste caratteristiche nascono dal curricula della Meloni e del gruppo dei ceti politici di cui si è contornata, che nel caso della Meloni sono anche i ceti familiari, venuti fuori in maniera spudorata nell'estate della Meloni. Si tratta di un governo fascista, come programmi, come uomini che lo compongono, che sono gli ex fascisti che sono ritornati a galla dalle fogne, favoriti dal fatto che la "sinistra", invece di fare la sinistra, ha fatto la politica dei padroni e la gente l'ha mollata.
Chiaramente, una volta che i fasci vanno al potere, la prima cosa che fanno è di accreditarsi verso i poteri forti, perché sono i poteri forti che devono avanti, la grande industria, la finanza, le autorità
militari, la Comunità europea, gli americani e così via. E quindi sono più servili di tutti gli altri, perché in qualche maniera devono dimostrare quasi ogni giorno, e meglio degli altri, che sono al loro servizio. La Meloni è andata all'assemblea della Confindustria e il suo intervento è stato tutto un andare incontro ai padroni. E la platea dei padroni è stata contenta: finalmente una che parla, che fa quello che diciamo noi. Questo più che dimostrare che si rafforza la Meloni, significa solo che i padroni sono contenti perchè hanno un governo ancora più servile degli altri. E per di più di ideologia fascista. La Meloni risponde: voi ci date l'eternità di governo alla Mussoliniana maniera e noi facciamo tutti i servizietti che volete.E' chiaro che questo governo è in continuità con gli altri, però ha una diversità e questa diversità la impone nel paese.
L'ideologia fascista la dimostra la Meloni tutte le volte che le scappa la parola, il gesto; ma soprattutto nel modo come il governo fa le leggi, per il carico da 90 di carattere ideologico che ci mette. Sui decreti, quindi, non è il governo che fa marcia indietro; anche a fronte di scioperi, manifestazione va avanti per la sua strada, anzi dice che le manifestazioni sono un complotto, si inventa manovre di magistrati, e così via. Sono tutto un complotto perché loro hanno vinto le elezioni, finalmente governano, e devono riequilibrare la storia. Riequilibrare significa imporre, occupare tutte le postazioni del sistema statale, culturale, mediatico, economico, in maniera che si possano poi tirare le somme. E le somme si tirano alla fascista maniera, con la polizia, con l'esercito, i militari; e dietro questi appaiono personaggi scandalosamente osceni che fanno capire il vento che tira.
Quindi in questo senso è un governo differente, e questo governo differente non si butta giù solo con la manifestazione, si butta giù costruendo effettivamente un movimento che capisce di che parla, che sa contro chi sta combattendo e non combatte alla solita maniera, perché alla solita maniera non abbiamo vinto prima e meno che mai potremmo vincere oggi se non capiamo bene con chi abbiamo a che fare.
Il gioco sta cambiando, sta continuando il vecchio gioco, ma sta cambiando. Il gioco si fa duro, i duri devono cominciare a giocare.
Chiaramente questo non avviene solo in Italia, avviene nel mondo. Lo scatenamento delle contraddizioni del sistema imperialista tra le grandi potenze, che poi dietro hanno le grandi multinazionali che si fanno la guerra per i mercati, per le fonti energetiche, per le materie prime, sta trascinando il mondo, come è già avvenuto nella storia, verso una nuova guerra imperialista mondiale. Se il mondo va verso la pazzia di una guerra, i pazzi comandano, il mondo stesso produce i pazzi adatti a condurre una guerra. È stato così con Hitler e tutto il resto? La guerra avanza, c'è il passaggio dalle normali contesi inter imperialiste all'accelerazione che spinge tutte le potenze imperialiste a prepararsi per la guerra. E chiaramente le guerre si fanno con le armi, armi in tempi nostri che diventano sempre più sofisticate, potenti e capaci di distruggere, più di prima, sempre guidati da uomini militari e menti politiche, economiche che conducono la guerra fino agli orrori che vediamo sotto i nostri occhi, e per quanto male ne pensiamo, siamo sempre al di sotto di quelli che sono realmente. E la realtà ogni giorno ci sbatte in faccia che loro possono fare anche di più di quello che tu pensi.
In questa acutizzazione della lotta per il controllo dei mercati, delle materie prime, per la rispartizione del mondo - il mondo così com'è adesso non soddisfa più neanche le grandi potenze; gli americani, prima si credevano i padroni del mondo ora il mondo ha tanti padroni: gli europei che speravano, all'ombra degli americani e facendosi i loro affari, di poter comunque ad avere la loro capacità di crescita e di sviluppo interno; la Russia si è trovata a un certo punto molto stretta con gli avversari che arrivano alla porta di casa; altri paesi, come la Cina, hanno utilizzato la trasformazione che hanno avuto all'interno per diventare anch'esse potenze imperialiste concorrenti nel sistema mondiale - si è alzata la posta. Come in una partita, prima si giocava 100 lire a testa, ora hanno stabilito che invece si deve giocare un milione di euro a testa.
In un mondo, che si voleva non più dominato dalle grandi potenze ma dalla democrazia mondiale, secondo le prediche del Papa, secondo l'aspirazione di tanti uomini di di buona volontà, le cose stanno andando in direzione esattamente opposta. Si è sollevato il il coperchio e tutti i serpenti escono fuori, e chiaramente i serpenti più velenosi "fanno carte". E il caso Palestina è un esempio fin troppo chiaro.
In questo contesto il fascismo in Italia ci sta eccome, come ci sta l'avanzata dei nazisti in Germania, come si sta la possibilità che riprenda la presidenza negli Stati Uniti un fuori di testa assoluto che dice che i migranti si mangiano i cani e i gatti.
Parte delle masse è infettata da tutto questo. Purtroppo qui non ci sono da un lato tutti i cattivi che sono i padroni, i governanti, ecc., e dall'altro i buoni che sono tutte masse. No, si infettano le masse, attraverso i sistemi di comunicazione accelerati dalla rivoluzione tecnologica, dai social e così via. Più la spari grossa e più fai strada.
In questo stato delle cose bisogna ristabilire, con la lotta pratica e critica aperta, i due campi, da un lato i padroni, i servi dei padroni, i loro governi, i loro programmi di guerra, eccetera eccetera, dall'altro le masse proletarie che da tutto questo non hanno nulla da avere, perché nella sostanza non hanno nulla.
(CONTINUA)
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