da radio onda d'urto
Leonardo Spa, azienda italiana a partecipazione pubblica che è attiva nella produzione e fornitura di tecnologie e armi a livello mondiale nonchè primo produttore di armi nell’Unione Europea, ha confermato ad Altreconomia l’assistenza e l’export di pezzi di ricambio per i velivoli M-346 sui quali si addestrano i piloti dell’aviazione di Tel Aviv.
“Assistenza tecnica da remoto, senza presenza di personale nel Paese, riparazione materiali e fornitura ricambi” è quanto ha fornito Leonardo a Israele dopo il 7 ottobre per la flotta di velivoli addestratori M-346 prodotti da Alenia Aermacchi – controllata dalla ex Finmeccanica – e consegnati in precedenza a Tel Aviv tra il 2014 e 2015.
Sebbene questi aerei siano progettati per l’addestramento e non dotati di armamenti, rimane rilevante il fatto che vengano utilizzati per formare i piloti dell’aeronautica militare israeliana, che successivamente
conducono operazioni belliche con veicoli da combattimento. La stessa aeronautica che, da quasi un anno, conduce bombardamenti continui sulla Striscia di Gaza e ora anche su Libano, Siria e Yemen.I dati pubblicati nell’inchiesta di Altreconomia mettono nuovamente in discussione le dichiarazioni del governo italiano. A gennaio 2024 il ministro degli Esteri Tajani e il ministro della difesa Crosetto, avevano infatti affermato che le forniture di armamenti a Israele erano state sospese dopo l’inizio dell’aggressione..ma non è andata così.
Ai nostri microfoni Duccio Facchini, giornalista e direttore di Altreconomia Ascolta o scarica
Le forniture di Leonardo a Israele dopo il 7 ottobre. Smentito il governo
di Duccio Facchini —
La multinazionale conferma ad Altreconomia l’assistenza e l’export di pezzi di ricambio per i velivoli M-346 sui quali si addestrano i piloti dell’aviazione di Tel Aviv. L’esecutivo aveva assicurato pubblicamente lo “stop”. Non è andata così
Tratto da Altreconomia 274 — Ottobre 2024
"Assistenza tecnica da remoto, senza presenza di personale nel Paese, riparazione materiali e fornitura ricambi”. È quanto ha fornito Leonardo a Israele dopo il 7 ottobre per la flotta di velivoli addestratori M-346 prodotti da Alenia Aermacchi -controllata dalla ex Finmeccanica- e consegnati in precedenza a Tel Aviv tra il 2014 e 2015. Lo ha confermato la stessa Leonardo ad Altreconomia: l’Italia ha perciò ufficialmente continuato a esportare “materiale d’armamento” a Israele anche dopo l’avvio dell’offensiva militare sulla Striscia di Gaza. E sappiamo anche per quanto: “per l’anno 2024 -ci ha risposto Leonardo- è previsto un valore complessivo di circa sette milioni di euro per le attività di supporto logistico per la flotta di velivoli da addestramento M-346”.
È bene precisare che gli aerei in questione non sono impiegati direttamente in ambito bellico e non sono dotati di armamento, proprio in quanto “addestratori”. L’aspetto sensibile, però, è che questi sono utilizzati.
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