Il 3 agosto molta rabbia per l’assassinio di Ismail Haniyeh, esplosa in tanti interventi sostenuti da molti applausi, che ne hanno tracciato il profilo politico e umano.
Al presidio principalmente la comunità araba, le donne, le giovani sempre in prima fila.
Proletari comunisti ha diffuso volantini in italiano/inglese con la dichiarazione per Ismail Haniyeh e l'appello in italiano e arabo per la Palestina contro guerra imperialista. Affissi due cartelloni: Israele nazi-sionista, governo Meloni complice, imperialismo assassino, e un altro con gli ingrandimenti delle dichiarazioni sotto il titolo morte all’imperialismo e al cane da guardia sionista, fotografati più volte.
Gli interventi sono stati di potente accusa dei sionismo criminale, delle atrocità del genocidio, contro l’occupazione, delle condizioni dei prigionieri, di sostegno e orgoglio per la resistenza, e da parte dei Gpi per una campagna di liberazione per Anan Ali Mansour e denuncia dei media.
Di seguito una sintesi degli interventi
Ismail Haniyeh ha un peso e una storia di partigiano, perché ha fatto tutta la sua vita alla resistenza palestinese. E con lui hanno ricordato i circa 350 leader assassinati.
Ismail Haniyeh ha vissuto tutta la sua vita come profugo tra i profughi mangiando e giocando a calcio con loro nei campi e a differenza dagli altri leader ha dedicato la sua vita all’unità nazionale palestinese. Detto questo per richiamare un maggior impegno per una vera unità nazionale, uniti possiamo vincere altrimenti siamo perdenti.
In Italia giorni fa c’è stato un summit a Roma dei servizi segreti, israeliani, Usa, italiani, egiziani di altri paesi arabi, posso dire che hanno dettato li come assassinare Ismail. Sono tutti colpevoli del suo sangue devono pagare. Israele non vuole la pace, sono criminali.
E il nostro paese ha accolto il presidente israeliano responsabile del genocidio a Gaza, da Mattarella a Meloni e tutti gli altri. Cosi come è stato assassinato, posso confermare una cosa, Israele dal 48 ad oggi non ha mai smesso di uccidere i palestinesi. Israele è stata fondata nel 48 sui massacri. I soldati israeliano dopo aver arrestato e ucciso gli uomini prendevano le donne incinte e facevano indovinello sul sesso del bambino e tagliavano la pancia della donna per vedere chi avesse vinto.
L’appello di oggi per una mobilitazione internazionale per i prigionieri nelle carceri israeliane è stato l’ultimo grido di Ismail. Ci sono 20.000 prigionieri nelle carceri israeliane, sottoposti a torture inimmaginabili, che vivono e resistono. I sionisti non sono umani, sono bastardi criminali vanno processati all’Aja.
Dopo 300 giorni di genocidio, dove sono Onu, la Corte orte europea, la Lega araba mussulana, il Vaticano, dove sono scomparsi?
Meloni le sa queste cose. Invece è impegnata nel difendere il criminale Netanyahu ‘vergogna ….
E non c’è solo Gaza, bisogna parlare della Cisgiordania, dove ancora oggi sono stati uccisi 9 palestinesi in un campo profughi di Tulkarem, e i coloni armati si accaniscono contro ogni palestinese, ogni presenza, albero, pecora dei palestinesi.
A Roma nel 1982 sono stati assassinati due dirigenti palestinesi dai sionisti. In quel periodo abbiamo subito di tutto, dovevamo cambiare abitudini orari per sicurezza, mettevamo segnali sulle porte per vedere se qualcuno era entrato in nostra assenza. Abbiamo superato tutto, cercato di resistere. Ho lasciato la mia auto ferma 10 gg perché ci potevano aver messo una bomba. Ho detto questo per dire che noi palestinesi siamo abituati dalla nascita, dal ‘48, perché Israele è nata sull’assassinio, sui massacri. Noi siamo orgogliosi come tutti i partigiani del mondo che lottano. Anche ai partigiani in Italia dicevano che erano terroristi, anche ai vietnamiti, anche gli algerini dai francesi, e noi per la nostra lotta diventiamo per loro antisemiti.
Potete dire tutto quello che volete ma noi continueremo la nostra lotta malgrado le difficoltà e tutti gli aiuti americani e degli altri paesi, che vengono mandati perché hanno paura che Israele possa perdere. Bene, avanti, cosa aspettate che ci inginocchiamo? Mai! continueremo a lottare fino alla vittoria.
Nonostante il dolore noi continueremo a resistere. Il 3 agosto giornata internazionale per difendere il diritto dei prigionieri palestinesi. Contro le
condizioni pessime di detenzione, la detenzione amministrativa senza alcuna accusa formale, le condizioni dei prigionieri palestinesi sono molto difficili con maltrattamenti isolamento torture fisiche e psichiche.
Forse una speranza esiste ancora, Free Palestine che ogni settimana gridiamo senza fine si avvererà
Continuate a combattere con le vostre forze che si avvererà.
Il genocidio è un piano sistemico per annientare il popolo di Gaza, non ha inizio il 7 ottobre, è una manifestazione estrema politica coloniale del sionismo. Forte del supporto degli stati occidentali, che sono i mandanti. Il sionismo ha creato la sua entità statuale sulla Nakba. La pulizia etnica del popolo palestinese nella loro terra natia. Onoriamo oggi i martiri di Gaza, 10.000 studenti, 400 professori, e 185 giornalisti martirizzati perche testimoniavano il vero. Brutalità crudeltà e non ci sono altre parole per descrivere quanto fa schifo Israele. Rifiutiamo e condanniamo l’ignavia e la codardia dei giornalisti occidentali diretti portavoce della propaganda sionista e complici diretti e aiutanti del genocidio del popolo palestinese. A discapito del tentativo di annientare tutto ciò che è vita in Palestina da parte dell’entità sionista il popolo palestinese ci dimostra che la resistenza è un motore portante dell’esistenza dei popoli oppressi e quella palestinese rappresenta il fulcro e la sintesi delle lotte degli oppressi contro gli oppressori in tutto il mondo.
300 giorni di genocidio che non hanno piegato il popolo di Gaza che dimostra la sua forza nella resistenza i cui obiettivi vanno avanti nel silenzio della stampa. La resistenza non è nei volti che la rappresentano ma nella quotidianità e nella vita del popolo tutto perché i corpi cadono ma le idee non muoiono mai.
Un abbraccio a tutti e tutti, per ricordare altri due assassinii: Ismail, al – Goul giornalista di Al Jazeera morto nell’auto squarciata da un missile, perchè raccontava con rigore l’olocausto del suo popolo. E Haniyeh, ma la sua morte non sarà indolore ne‘ invana, e germineranno altri fusti.
Siamo vicini a tutti i martiri palestinesi, libanesi… e non ci sono parole per descrivere le carceri, che non sono mai belle, e non lo sono neanche quelle in Italia, ma vogliamo ricordare che ci sono 3 ostaggi, Anan Ali Mansour accusati di resistenza e dobbiamo lottare per la loro liberazione. Il loro arresto con l’accusa di terrorismo è una dichiarazione politica di uno stato che vuole criminalizzare la Resistenza e nascondere l’occupazione. Uno stato come l’Italia che si dice erede della resistenza non può processare e condannare la Resistenza palestinese. L’arresto è una dichiarazione e una minaccia per la lotta in Italia, un attacco alla diaspora palestinese, un attacco al movimento italiano che si oppone alla guerra e all’occupazione delle Palestina. Lottate con noi per la liberazione dei compagni. La responsabilità è di Israele con la complicità dello stato italiano. La Resistenza non si processa, immediata scarcerazione.
E poi il rapper ha messo in musica la resistenza con la lotta e con il fucile, contro lo stato sionista di Israele, il vero terrorista.
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