sabato 16 dicembre 2023

pc 16 dicembre – Il ministro della guerra Crosetto firma l’accordo con Giappone e Regno Unito per nuovi aerei da combattimento Tempest! Costo circa 9 miliardi…

 

Crosetto continua senza sosta a girare il mondo per fare affari, in nome proprio e dell’imperialismo italiano, rafforzando l’industria militare con la Leonardo in prima fila. L’accordo firmato l’altro ieri insieme a Shapps (Regno Unito) e Kihara (Giappone) è un trattato internazionale per lo sviluppo del jet di sesta generazione, chiamato Tempest! Il programma del caccia di sesta generazione, è abbastanza vasto e si chiama, senza giri di parole Global Combat Air Programme.

I principali colossi multinazionali coinvolti sono l’azienda aerospaziale italiana Leonardo, la giapponese Mitsubishi Heavy Industries e la britannica Bae Systems Plc.

Crosetto è contento perché “Per la prima volta inoltre l’Italia parteciperà con la stessa dignità (33%) a

un programma di questa portata”, mentre l’accordo sull’Eurofighter, [questo tutto europeo, ndr] unico programma paragonabile, la percentuale italiana è del 22%, molto inferiore a quella britannica.

La “necessità” di questo armamento ad altissima tecnologia su cui avevano concordato “l’italiana Giorgia Meloni, il britannico Rishi Sunak e il giapponese Fumio Kishida” è perché “la sicurezza dell’Euro-Atlantico e dell’Indo-Pacifico sono indivisibili”, diceva Sunak. E quando si dice indo-pacifico significa principalmente contro l’imperialismo cinese!

“Le parole di Crosetto” dice il sito Formiche.net del 14 dicembre da cui traiamo la notizia, esprimono e confermano la visione militaresca e guerrafondaia del ministro che si fa minaccioso, si tratta, dice, di “…un traguardo molto importante per il programma Gcap, e allo stesso tempo un messaggio fortissimo perché la nostra partnership è un messaggio per il resto del mondo”. E ancora: “Viviamo in un’epoca molto complessa che è caratterizzata dalla presenza di attori aggressivi sul palcoscenico internazionale… Una situazione di instabilità crescente, di competizione tra stati e di rapidi cambiamenti tecnologici… “la “instabilità” di cui si preoccupa Crosetto è quella dei profitti soprattutto! Ben più consistenti delle parole di “democrazia e libertà, rispetto dei diritti umani e lo stato di diritto” con le quali in maniera sfacciatamente ipocrita si accompagnano questi accordi di guerra.

Questo programma vuole coinvolgere tutto il sistema produttivo italiano, oltre alle aziende leader nel settore, piccole e medie imprese, centri di ricerca e pure l’università, e costerà circa 9 miliardi: “Per il programma la spesa prevista dal Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2023-2025 è passata dai 3,8 miliardi stimati lo scorso anno ai 7,7 [8,8 miliardi secondo il Sole 24 Ore, ndr] riportati nell’ultimo documento diffuso nelle scorse settimane”.

L’imperialismo è guerra, abbiamo detto, e la borghesia ce lo dimostra quotidianamente con le sue guerre dirette e indirette, per i profitti e la spartizione del mondo, e i suoi programmi a tutto campo e a lunga scadenza! I proletari, i lavoratori, le masse popolari e le loro avanguardie devono lavorare per opporsi, organizzandosi e lottando, per rovesciare questi programmi di morte e distruzione. 

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