mercoledì 8 dicembre 2021

Politica proletaria - Un messaggio ricevuto sui NOVAX

A me sembra chiaro che sotto i colpi delle terapie intensive il movimento "no-vax" sta lentamente chiudendo bottega: un esito prevedibile se non scontato, vista la natura essenzialmente ultraindividualista di questo movimento e la sua totale ed endemica incapacità di concepire uno straccio di critica alla natura capitalistica della pandemia e dei suoi effetti, che vanno molto ma molto oltre il tema del greenpass. Vedendo i loro canali social, che da mesi seguo con attenzione, soffia aria di smobilitazione. C'è da scommettere che ora i "capobastoni" della destra politica e sociale (non solo e non tanto i fascisti dichiarati, ma anche e soprattutto la pancia profonda del tradizionalismo cattolico e della galassia sovranista che hanno alimentato quelle piazze), e cioè gli stessi che fino a prima della pandemia erano concentrati sulle campagne anti-immigrati, una volta venuta meno la cassa di risonanza del vaccino, andranno alla ricerca di nuovi "finti bersagli" verso cui incanalare e indirizzare la rabbia nihilista delle mezze classi e verso cui distogliere l'attenzione di migliaia di proletari privi di bussola... L'agonia della piccola borghesia e un mutante che continuerà a manifestarsi in forme sempre nuove, ma accomunate dallo stesso segno reazionario... Almeno fin quando il proletariato non assumerà un peso e una forza tale da attrarre le spinte più genuine delle mezze classi nel proprio autonomo campo gravitazionale...

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