giovedì 11 aprile 2019

pc 11 aprile - L'Aquila, riprende il processo per diffamazione nei confronti di 3 compagne per aver difeso uno spazio di donne dall'avvocato del militare stupratore

Domani, 12 aprile, ci sarà una nuova udienza per il processo dell’Aquila che vede imputate 3 compagne per diffamazione, denunciate da Antonio Valentini, avvocato di Francesco Tuccia, militare stupratore e quasi assassino di una studentessa.
Francesco Tuccia è uscito dal carcere, mentre le donne che hanno sostenuto la studentessa sono sotto processo e la ragazza sopravvissuta allo stupro deve ancora riconquistare la libertà di vivere con la sua identità, senza il marchio infame dello stupro:
Di seguito un riassunto di questa storia ignobile:

I FATTI
E’ il 12 febbraio 2012, all’Aquila fa freddo e c’è la neve, nonostante sia passato
più di un anno dal terremoto la città è ancora distrutta e presidiata dai militari. Quella sera Rosa viene stuprata fuori da una discoteca a Pizzoli da Francesco Tuccia, uno dei militari dell’operazione “strade sicure” e lasciata ferita e agonizzante nel parcheggio a quattordici gradi sotto zero. Scatta la denuncia e parte il processo, Antonio Valentini, un noto avvocato locale, assume la difesa dello stupratore Tuccia e la gioca tutta sul dimostrare il consenso di lei. Intorno a Rosa si mobilitano centinaia di donne che la sostengono dentro e fuori dal tribunale e che quando l’avvocato Valentini nell’arringa pronuncia le parole “reciproco consenso” per protesta escono tutte insieme dall’aula. Tuccia verrà condannato in tutti i gradi di processo.
13 Novembre 2015, l’avvocato Antonio Valentini viene invitato a parlare al convegno “Verso la cassazione” sulla commissione Grandi Rischi organizzato dall’associazione Ilaria Rambaldi ONLUS di Chieti presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma. La cosa non passa inosservata, il nome viene riconosciuto e in molte segnalano la presenza dell’avvocato dello stupratore Tuccia in un luogo dedicato alla politica delle donne. La Casa Internazionale delle Donne scrive una lettera pubblica in cui dichiara che non sarà consentito all’avvocato Valentini l’ingresso alla Casa. Il convegno si svolge regolarmente nell’assenza dell’avvocato Valentini.
18 maggio 2016, in seguito alla denuncia per diffamazione aggravata sporta dall’avvocato Valentini, la pm di L’Aquila firma un’ordine di sequestro del computer, pad e cellulare di una donna di Roma che ha diffuso in una chat di facebook una lettera arrivata da L’Aquila e indirizzata alle donne di Roma e alla Casa Internazionale, sulla venuta dell’avvocato Antonio Valentini al convegno contro la Grandi Rischi. 
Il 13 settembre viene sequestrato il computer ad un’altra compagna dell’Aquila, accusata di essere l’autrice della lettera. 
Il 20 dicembre si chiudono le indagini, tre le compagne indagate e denunciate per diffamazione aggravata.

Nessun commento:

Posta un commento