E' un copione fisso, ormai. Studenti,
lavoratori presi in giro, attivisti figure sociali di ogni tipo,
attendono Matteo Renzi al varco – nel suo peregrinare in cerca di nastri
da tagliare e spot da mandare in onda a reti unificate. Lo attendono
naturalmente per fischiarlo, contestare le politiche del governo e le
promesse da bugiardo che ormai sono il suo vero e unico marchio di
fabbrica.
E la polizia mena chiunque capiti a tiro quando partono i fischi, a colte pure prima.
E' successo stamattina a Palermo, nei pressi del Teatro Massimo, a Palermo, dove il cosiddetto
premier era atteso per la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Universita' degli Studi. La zona era presidiata fin dalla notte dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa.
Tra i manifestanti c'era un folto gruppo di operai della Sis (addetti alla costruzione del passante ferroviario, ma a rischio di licenziamento), una nutrita delegazione del call center Almaviva, insegnanti e ricercatori precari, universitari dell'Udu e la rete degli studenti medi (un tempo vicini al Pd!), studenti dei collettivi universitari.
Dopo aver presidiato un tratto di via Maqueda e di via Ruggero Settimo, i manifestanti hanno tentato di avvicinarsi un po' di più alla famigerata "zona rossa", ma da lì in poi sono volate manganellate. Gli unici "bonus" che questo governo distribuisce davvero…
E la polizia mena chiunque capiti a tiro quando partono i fischi, a colte pure prima.
E' successo stamattina a Palermo, nei pressi del Teatro Massimo, a Palermo, dove il cosiddetto
premier era atteso per la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Universita' degli Studi. La zona era presidiata fin dalla notte dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa.
Tra i manifestanti c'era un folto gruppo di operai della Sis (addetti alla costruzione del passante ferroviario, ma a rischio di licenziamento), una nutrita delegazione del call center Almaviva, insegnanti e ricercatori precari, universitari dell'Udu e la rete degli studenti medi (un tempo vicini al Pd!), studenti dei collettivi universitari.
Dopo aver presidiato un tratto di via Maqueda e di via Ruggero Settimo, i manifestanti hanno tentato di avvicinarsi un po' di più alla famigerata "zona rossa", ma da lì in poi sono volate manganellate. Gli unici "bonus" che questo governo distribuisce davvero…
da Contropiano - Sabato 22 Ottobre 2016 13:18
Renzi a Palermo: proteste e scontri
I
collettivi universitari e studenteschi lo avevavo annunciato: non sarà
per lui una passerella; e così è stato. Meno di ventiquattro ore a
Palermo e già due contestazioni. Ieri sera la prima: fuori dal Teatro
Santa Cecilia; oggi quella organizzata dagli studenti fuori dal Teatro
Massimo sfociata in scontri con gli agenti in antisommossa. E, così,
Palermo ha dichiarato il suo NO al presidente del consiglio.
Stamattina,
in particolare, la contestazione è stata messa in campo dal mondo
dell'università palermitana. Studenti soprattutto, ma anche docenti e
giovani dalle scuole. Il corteo è partito da piazza Pretoria in
direzione Teatro Massimo. Lì, Renzi, stava presenziando
all'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo di Palermo. Invitato
personalmente dal rettore Fabrizio Micari stava proseguendo il suo tour
elettorale siciliano iniziato ieri sera con una iniziativa sul Sì al
referendum; anch'essa contestata.
Gli
universitari siciliani sono scesi, stamattina, in piazza con un solo
intento – riportato nello striscione di testa della manifestazione:
”Cacciamo Renzi!”. Le rivendicazioni chiare e determinate erano quelle
di chi sa che il premier stava inaugurando la stessa “università delle
macerie” che il suo governo ha contribuito a creare; con la complicità
del rettore palermitano e, in generale, della conferenza dei rettori
italiani.
Così l'ennesimo tentativo
di “sfilata elettorale” di Renzi si risolve in un momento di fortissima
rabbia e opposizione sociale. Tutta l'area del Teatro Massimo, nel cuore
di Palermo, è blindata – con enorme danno per la quotidianità dei
palermitani. La sala interna quasi vuota. Il corteo studentesco viene
bloccato su via Maqueda ed, alla richiesta degli studenti di passare
quel perimetro, ecco i manganelli della polizia. Il corteo resta
compatto e i tentativi si ripetono puntualmente accompagnati dalla
risposta violenta delle forze dell'ordine. Renzi non va contestato –
questo il messaggio lanciato oggi dalla questura palermitana. Ma gli
studenti non ci stanno e provano ancora a far sentire la propria voce.
Le cariche si susseguono, la resistenza però continua.
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