venerdì 10 maggio 2024

pc 10 maggio - SABATO 11 MAGGIO 30° CORTEO per la Palestina a Milano

SABATO 11 MAGGIO 30° CORTEO a Milano concentramento ore 15 in viale Padova alla rotonda incrocio tra via Giacosa e via Predabissi con termine in Piazza Leonardo da Vinci.

La violenza colonialista e genocida sionista israeliana ancora non si ferma.
Mentre la Resistenza Palestinese  mostra la propria disponibilità al confronto per arrivare ad una soluzione concordata per un cessate il fuoco permanente, la violenza sionista procede all' "evacuazione forzata" di Rafah e immediatamente dopo procede ai bombardamenti
La bandiera israeliana piantata con arroganza martedi 7 maggio  al valico di Rafah è una fotografia della strategia sionista

In questo disumano salto nel buio della storia dell'umanità, determinato dal Genocidio del popolo Palestinese, anche le parole hanno cambiato il loro significato: massacro e genocidio sono diventate "diritto alla difesa", le fosse comuni e i terreni pieni di ossa spaccate e centinaia di corpi scomposti dalle ruspe oggi vogliono dire "tombe provvisorie", le stragi di massa di donne e bambini e della popolazione civile inerme sono diventati "omicidi mirati", la distruzione del 75% delle costruzioni a Gaza, di chiese, moschee, scuole e infrastrutture civili si è trasformata in "difesa preventiva dal terrorismo". 
E tutto questo è invece manifestazione esplicita della strategia sionista di pulizia etnica e genocidio.
Non ci sono parole per rispondere a tale infame ricostruzione della storia fatta immediatamente propria dai nostri media nazionali e dalla maggioranza della stampa internazionale.

Una storia che racconta invece di un'occupazione sionista, suprematista e colonialista in terra di Palestina che dura da quasi 80 anni.
Non la storia di una guerra tra due stati e due eserciti, ma la storia di un'occupazione dello "stato ebraico", che non ha mai definito i propri confini nella prospettiva di una continua espansione su terra palestinese, e la storia di una legittima Resistenza e di un popolo, mai riconosciuto come tale, che è costretto a subire questa occupazione.
E la disumana narrazione del presente sta evidenziando, giorno dopo giorno, come esista una parte sbagliata e una parte giusta della storia con cui schierarsi.
 
A Netanyahu e alla sua banda terrorista non bastano ancora qualcosa come 40.000 morti, la striscia di Gaza diventata testimonianza storica della disumanità israeliana, gli oltre 500 morti in Cisgiordania per mano dei coloni armati sostenuti dall'esercito di occupazione in nome del sionismo e del suprematismo ebraico. 
Stiamo assistendo al peggio del repertorio nazista in fuga dall'Italia nel 1944/45 con fosse comuni, torture e uccisioni di massa all'interno di una precisa strategia di colonizzazione e di accaparramento dell'intero territorio Palestinese.
Genocidio e "sminuzzamento" di un intero popolo per arrivare al raggiungimento del sogno dei fondatori della setta politico/religiosa sionista di una grande Israele dal Giordano al Mar Mediterraneo, fondata sulla discriminazione religiosa e razzista. Un piccolo paese canaglia, gonfiato di armi dal blocco imperialista occidentale (Usa, GB, Germania e Italia in testa), la cui arroganza disumana è da sempre stata garantita e protetta in ogni sede internazionale. 

Nessun commento:

Posta un commento