Poletti: Foodora? Sorpreso da
risposta a riders, un bel problema da affrontare
Il
ministro e la protesta dei fattorini ciclisti per le paghe basse
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12 ottobre
2016
Sul caso
Foodora, la startup tedesca che consegna a domicilio i pasti dei ristoranti e i
cui lavoratori italiani, 'riders' in bicicletta, sono in agitazione a causa delle
retribuzioni molto basse, "se la soluzione prevista dall'azienda si
basa sul 'ti piace andare in bicicletta' , vuol dire che abbiamo un bel
problema da affrontare". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti,
durante il convegno in vista del centenario dell'Ilo alla Camera dei Deputati,
aggiungendo di aver "letto con sorpresa la situazione che si è verificata
in questi giorni a fronte di una manifestazione dei giovani che lavorano in
bicicletta e questo è solo un caso, ma sappiamo che ci sono anche situazioni
più complesse".
Fino a poco
tempo fa, "non avremmo mai immaginato di lavorare per una piattaforma,
l'idea di datore di lavoro era molto diversa", ha aggiunto Poletti
sottolineando che oggi i problemi del lavoro legati all'innovazione "non
si possono risolvere determinando due campi, con chi è pro e chi è contro, ma
governando i processi e gestendo i cambiamenti". Nei giorni scorsi il
deputato di Sel Giorgio Airaudo aveva annunciato un'interpellanza sulla
vicenda: "Il ministro, oltre a dire che c'è un problema, lavori anche a
trovare una soluzione, perché è evidente che c'è un vuoto normativo. Se non
vuole lasciar soli gli addetti di Foodora convochi i vertici dell'azienda.
Queste attività lavorative devono uscire dal volontariato e devono essere
normate", commenta il parlamentare, che annuncia di voler presentare una
propria proposta di legge sul tema.
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