lunedì 26 maggio 2025

pc 26 maggio - Per il piano di riarmo e l'arruolamento dei riservisti del ministro Crosetto si prepara la propaganda ideologica e militarista del governo Meloni

Il ministro della Difesa Crosetto ha un piano per il riarmo imperialista dell'Italia chiamato "Programma di comunicazione del ministero della Difesa del 2025": 10 miliardi di euro da trovare subito per rispondere alle richieste della Nato (che comunque a detta del ministro, è solo "un punto di partenza") e ottenere così il comando di missioni Nato all'estero (il 24 giugno ci sarà il summit della Nato all'Aia a cui l'Italia imperialista, con il governo Meloni/Crosetto, aspira a "contare di più").

Ma il riarmo non basta, questo governo miserabile e fascio-imperialista non poteva non coprire la realtà della sua politica guerrafondaia scaricata sui lavoratori e sulle masse, con la cartina fumogena di un imperialismo che "sta dalla parte del giusto", del diritto internazionale - calpestato invece in tutte le guerre, quelle "umanitarie", "democratiche" volute dai governi di centrosinistra che hanno fatto da apripista, dall'ex Jugoslavia, all'Iraq, all'Afghanistan, fino alla Libia, e oggi dal governo Meloni, con l'export di armi all'Ucraina, allo Stato nazisionista e genocida di Israele, in violazione delle stesse leggi, della Costituzione (cos'è rimasto dell'art.11?). Questa corsa al riarmo viene fatta in nome della "protezione delle nostre libertà"..., quando la realtà delle avventure guerrafondaie dimostra che sono solo i profitti dei padroni "nazionali" quelli ad essere difesi con le armi dagli eserciti imperialisti e che le loro guerre sono quanto di più ingiusto ci sia al mondo e che le uniche "guerre giuste" sono quelle dei popoli che resistono e che rivolgono le loro armi contro i propri governanti che li affamano e che li usano come carne da cannone. Quando parlano di "libertà" i governi imperialisti è la loro libertà di spartirsi il mondo che intendono.

Il governo Meloni/Crosetto ha il problema di come comunicarci le ulteriori spese per il nuovo riarmo, ha bisogno del consenso delle masse su cui scarica le sue scelte guerrafondaie. Quindi accompagnerà il riarmo con l'ideologia che come sempre lo segue: il patriottismo, il nazionalismo, la propaganda bellica.

Ma non solo, il piano del ministro Crosetto prevede anche che le forze armate vadano rafforzate con l'allargamento del numero di riservisti selezionati, una "revisione della riserva" che prevede l'ingresso di personale civile, ingegneri, informatici, esperti di elettronica, "hacker" di cui l'esercito ha bisogno.

Con un decreto il ministro a chiesto alle forze armate di "mappare" le carenze d'organico per formare una forza di 10 mila uomini ma per intervenire negli scenari di crisi interne.

Il ministro del governo guerrafondaio Meloni, espressione del complesso militare-industriale coordinato dal suo ministero della Difesa, sta seduto lì, proprio in quel ministero, perchè lavora al protagonismo politico-militare dell'imperialismo italiano, nella sua competizione con gli altri paesi imperialisti, nella spartizione delle risorse energetiche, in particolare nel Mediterraneo, in Medio Oriente e nell'Indo-Pacifico.

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