domenica 17 novembre 2024

pc 17 novembre - Questo Foglio di via non deve passare - Hannoun deve restare!

Ieri è stato notificato a Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione dei Palestinesi in Italia (API), un foglio di via dalla città di Milano per le sue dichiarazione di solidarietà ai cittadini di Amsterdam che hanno risposto alla violenza sionista dei tifosi del Maccabi Tel Aviv. Per l’ennesima volta la repressione dello Stato italiano colpisce i palestinesi in Italia. Questi atti repressivi hanno come unico obiettivo quello di intimidire i palestinesi e tutti coloro che sostengono il popolo e la resistenza palestinese in Italia. Vogliamo ribadire allo Stato, al Ministro dell’interno e al Governo un concetto semplice, ma che a quanto pare non è ancora chiaro: i fogli di via, gli avvisi di pericolosità sociale, gli avvisi di indagine, le denunce, le manganellate non fanno altro che far crescere la nostra rabbia e la nostra forza sui territori dove siamo presenti, non fanno altro che aumentare l’intensità e il livello delle nostre azioni. Hanno iniziato con l’arresto di Anan e poi di Alì e Mansour, hanno distribuito in sordina fogli di via e denunce come l’avviso di garanzia a Karim, compagno impegnato nelle lotte sindacali al fianco della Palestina, fino ad arrivare all’arresto di Tiziano, scelto come capro espiatorio esemplare per il movimento che il 5 ottobre a Roma è riuscito a superare i divieti e i blocchi, dando una significativa prova che un DDL liberticida come il 1660 rimarrà carta straccia finché ci si opporrà con forza e che l’unità delle lotte può prevalere contro un apparato repressivo.

Esprimiamo solidarietà a Mohammad Hannoun e all’API che oggi vengono accusati di aver preso una posizione chiara contro dei criminali e respingiamo categoricamente il tentativo di criminalizzare le nostre parole quando i sionisti possono impunemente inneggiare al genocidio e oltraggiare i morti.

Giovani Palestinesi d’Italia – GPI

Unione Democratica Arabo Palestinese – UDAP

Abbiamo appena saputo che all’amico e fratello Mohammad Hannoun, esponente dell’ API, è stato notificato un foglio di via da Milano.

La motivazione sarebbe la sua giustificazione pubblica della risposta dei manifestanti solidali con il popolo palestinese vittima di un genocidio, a quelle vigliacche e nutrite squadracce sioniste e fasciste che hanno imperversato per Amsterdam stracciando e bruciando bandiere palestinesi e inneggiando allo sterminio nazisionista dei bambini e delle bambine palestinesi. Una reazione che riteniamo comprensibile legittima umana e naturale di fronte a un genocidio.

Ci fa anche inorridire l’ accostamento all’ antisemitismo di una naturale reazione ad una orribile e disumana apologia di genocidio. Un paragone ignobile e strumentale e perché non abbiamo mai sentito elevarsi la stessa indignazione in più di un intero anno di disumano sterminio a Gaza.

Un’indignazione ipocrita e miserabile perché rapporta l’allontanamento da Amsterdam a calci nel sedere dei nazisionisti appartenenti a una tifoseria nota per la loro ideologia razzista, arabofobica, islamofobica e fascista, con il contorno dell’apologia dello stupro delle “donne del nemico”, al genocidio pianificato di un popolo. 

Mohammad è uno di noi, un nostro amico e fratello da tempo oggetto della persecuzione sionista e dei suoi complici al governo italiano sotto la pressione delle comunità sioniste ubriache di odio e di suprematismo.

Come risposta a questo atto repressivo e persecutorio vogliamo inviare a Mohammad e alla sua famiglia la nostra massima solidarietà e il nostro affetto.

A presto ancora insieme in piazza per la Palestina. Per una Palestina libera. No allo stato di polizia!

Le compagne e i compagni del Csa Vittoria (Milano)

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