giovedì 21 novembre 2024

pc 21 novembre - NEL CARCERE DI TRAPANI DECINE DI ARRESTI E PERQUISIZIONI DI BASTARDI POLIZIOTTI PER TORTURE E VIOLENZE CONTRO DETENUTI, IN PARTICOLARE IN STATO DI SEMI INFERMITA' MENTALE

MALTRATTAMENTI E VIOLENZE NEL CARCERE DI TRAPANI, ARRESTATI 11 AGENTI PENITENZIARI, QUARANTASEI GLI INDAGATI 

 

Venticinque poliziotti penitenziari, accusati a vario titolo e in concorso di tortura, abuso d’autorità contro detenuti del carcere Pietro Cerulli di Trapani, e falso ideologico, sono stati raggiunti da misure cautelari e interdittive: 11 arresti domiciliari e 14 sospensioni dal pubblico ufficio.

Emessi decreti di perquisizioni, per un totale di 46 indagati. Le indagini sono partite nel 2021. L’ordinanza del Gip di Trapani, su richiesta della Procura, è stata eseguita dal nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, con l’ausilio di alcuni reparti territoriali coordinati dal nucleo investigativo centrale.

Le indagini

L’indagine condotta dal nucleo investigativo regionale di Palermo, coordinato dal nucleo investigativo centrale, sono scattate dopo alcune denunce effettuate dai detenuti del penitenziario trapanese che avrebbero subito maltrattamenti in luoghi privi di telecamere, che una volta installate avrebbero registrato violenze reiterate da parte di agenti nei confronti di detenuti.

Secondo le indagini, nel carcere Pietro Cerulli Trapani non venivano perpetrate solo violenze fisiche

ma risulterebbero anche false relazioni di servizio, artatamente utilizzate per calunniare i detenuti e coprire gli abusi.

I detenuti ritenuti “problematici” venivano portati nella palazzina blu in isolamento dove, per regolamento, non potevano esserci le telecamere. Qui sarebbero avvenute le percosse e le aggressioni che i pm di contestano a decine di agenti penitenziari di Trapani indagati. I carcerati venivano derisi, insultati e picchiati. Per lo più si trattava di carcerati con la semi infermità mentale. Sono state ricostruite 14 aggressioni ma secondo l’accusa gli episodi sarebbero di più. Il “sistema” di punizioni è torture si è interrotto perché nel 2023 la palazzina è stata dichiarata fatiscente e chiusa.

L’hanno portato nell’ufficio dell’isolamento e davanti ad una decina di agenti penitenziari, l’hanno prima denudato e poi schernito per le dimensioni dei genitali. Poi gli hanno fatto percorrere il corridoio della sezione completamente nudo. E’ una delle accuse che la Procura di Trapani fa a un gruppo di agenti penitenziari del carcere cittadino a cui viene contestato il reato di tortura. La vittima in questo caso era un detenuto marocchino a cui- si legge nel decreto di perquisizione che parla di trattamento inumano e degradante- “è stato causato un verificabile trauma psichico”.

Questi i nomi dei poliziotti penitenziari arrestati nell’ambito dell’inchiesta sul carcere di Trapani:

Sono agli arresti domiciliari Filippo Guaiana, 40 anni di Trapani, Antonio Mazzara, 60 anni di Trapani, Filippo Bucaria, 54 anni di Paceco, Claudio Angileri, 58 anni di Marsala, Claudio Di Dia, 56 anni di Trapani, Andrea Motugno, 36 anni di Napoli, Francesco Pantaleo, 35 anni di Marsala, Salvatore Todaro, 44 di Erice, Stefano Candito, 55 anni di Erice, Roberto Passalacqua, 48 anni di Erice, Antonino Fazio, 29 anni di Erice.

Sono stati sospesi dalla polizia penitenziaria, Massimo Anzelmo, 43 anni di Erice, Paola Patrizia Basiricò, 50 anni di Erice, Salvatore Curatolo, 54 anni di Trapani, Angelo Drago, 60 anni di Trapani, Antonino Ficara, 58 anni di Trapani, Alessandro Iabichella, 52 anni di Trapani, Francesco Marrone, 56 anni nato in Germania, Giuseppe Martines, 40 anni di Erice, Guglielmo Montalto, 56 anni di Trapani, Andrea Pisciotta, 47 anni, a Trapani, Giuseppe Francesco Prestifilippo, 55 anni di Trapani, Nicolò Rondello, 56 anni di Erice, Salvatore Schifano, 58 anni di Trapani, Pasquale Tartamella, 58 anni di Trapani. (tratto da IlSicilia.it) 

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