Cerimonia “patriottica” per ricordare Norma Cossetto, scatta il presidio di Genova Antifascista
All'evento, organizzato dal Comitato 10 Febbraio, potrebbero partecipare esponenti di gruppi di estrema destra provenienti da fuori Genova: il contro presidio in piazza Romagnosi
Genova. Domenica 13 ottobre, alle ore 16.30, a Genova, in Passo Vittime delle foibe, Giardini Cavagnaro, è stata organizzata la “manifestazione patriottica” in ricordo di Norma Cossetto, la giovane donna istriana sequestrata, che, secondo alcune ricostruzioni storiche, nel 1943 sarebbe stata seviziata prima di essere uccisa e infoibata da partigiani jugoslavi a causa della sua militanza nei Gruppi
Universitari Fascisti di Pola, la città, oggi in Croazia, all’epoca sotto occupazione italiana.Ad organizzare l’evento è il Comitato 10 Febbraio di Genova e alla cerimonia parteciperà Silvano Olmi, presidente nazionale del sodalizio. La manifestazione, denominata “Una Rosa per Norma Cossetto“, è giunta alla sesta edizione e quest’anno coinvolge 390 città italiane ed estere. Tradizionalmente la cerimonia si svolge al Belvedere Gerolamo da Passano, dove è situata la targa in ricordo della Medaglia d’Oro al Merito Civile, ma per motivi di ordine pubblico, il tutto è stato spostato in Val Bisagno. "La Targa è stata vandalizzata per l’ennesima volta – dichiara Monica Deiana, fiduciaria genovese del C10F – i soliti estremisti di sinistra hanno potuto distruggere il monumento in pieno giorno. La Questura, per ragioni di ordine pubblico, ci ha negato l’autorizzazione per tenere la cerimonia al Belvedere“.
Ed infatti sono probabili le tensioni, visto che Genova Antifascista ha organizzato un contro presidio, in riposta alle notizie dell’arrivo da fuori Genova di diversi esponenti di gruppi di estrema destra, come avvenuto anche negli anni scorsi per la stessa ricorrenza. “Non ci saranno rose per Norma Cossetto
– si legge in un lungo comunicato pubblicato questa mattina sui social –
Prima metteremo i fiori per coloro che sono stati bastonati, deportati,
uccisi dall’esercito regio prima e da vent’anni di fascismo dopo. Sì,
parliamo proprio di coloro che hanno dovuto difendere con le unghie la
propria lingua e con i denti la propria casa saccheggiate dalla barbarie
squadrista che ha esercitato una vera e propria pulizia etnica su quel confine.
Non ci saranno rose per la famiglia Cossetto. Ci saranno soltanto
bandiere rosse che sventolano per cacciare qualunque feccia fascista
abbia intenzione di mettere piede in questa città”.
Secondo quanto rilanciato dagli organizzatori del contro presidio, l’appuntamento di Genova Antifascista è alle 15 di domenica 13 ottobre, in piazza Romagnosi.
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