Tensione in via Verdi, dove i manifestanti contestavano la tv di stato dopo le frasi del cantante a Sanremo Tre poliziotti e quattro carabinieri feriti, due blindati imbrattati a colpi di bomboletta. Ancora, lanci di uova e torce da segnalazione contro i contingenti schierati a protezione della sede della Rai in via Verdi, a Torino: è il pomeriggio di tensione che si è vissuto ieri nel cuore della città, al culmine della protesta Pro Palestina organizzata dai militanti dei centri sociali e dei collettivi studenteschi contro i giornalisti della tv di Stato.
«Il governo italiano è complice del genocidio in corso in Palestina, non ci aspettavamo niente di diverso perché la Rai è voce del governo - dicono i manifestanti - ma siamo arrivati a livelli imbarazzanti di censura». Viene menzionato il «cessate fuoco» chiesto da Ghali durante l’ultima serata di Sanremo: «Ci si accanisce contro una persona che ha espresso il pensiero di tante persone di Torino e di tutta Italia - continuano - ma la propaganda di guerra non cancellerà il genocidio in Palestina e l’unico risultato sarà di farci arrabbiare ancora di più». E cantano in coro «Free free Palestine» e «I popoli in rivolta scrivono la storia. Intifada fino alla vittoria».
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