"Farò ricorso contro il foglio di via" annuncia Mohammad Hannoun, rientrato a Genova dopo la manifestazione organizzata dall'Associazione Palestinesi d'Italia, di cui è presidente, a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Lo scorso 25 ottobre il questore di Milano ha emesso un provvedimento di allontanamento e divieto di rientro in città nei confronti di Hannoun, con l'accusa di istigazione a delinquere per alcune dichiarazioni fatte nella manifestazione del 18 ottobre scorso.
Per Silvia Sardone, vice segretario della Lega e Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, il corteo a Sesto è stata "una sfida": "nessuno mi può impedire di partecipare a una manifestazione, se non vado a Milano vado altrove...
Hannoun aveva parlato delle esecuzioni da parte di Hamas di persone considerate collaborazioniste di Israele: "non ho applaudito né giustificato - dice - ho solo chiarito l'andamento di un processo rivoluzionario, che accadde anche in Italia nel'45". "Ho detto: chi la fa, l'aspetti. Tutto qua".
Per quelle dichiarazioni, FdI, Lega e FI nei giorni scorsi hanno chiesto la sua espulsione: "questa richiesta - commenta - non è nata ieri, mi dipingono come quello che finanzia Hamas e vuole cancellare Israele, vogliono demonizzare non solo me ma il nostro corteo, che non è mai stato antisemita, anzi invitiamo la comunità ebraica a manifestare con noi: metterla sull' antisemitismo è una frottola, noi arabi siamo i primi semiti"...


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