Corrispondenza dai compagni di Soccorso Rosso Proletario
Una manifestazione davvero grossa, forse non di 100mila, ma quel che è certo e che a fine corteo Piazza del Popolo è stata riempita tutta
La
maggioranza degli spezzoni erano di realtà di lotta sui vari territori,
occupazioni, studenti. Quelli di CGIL e sinistra ex parlamentare
stavano in fondo.
A sentire gli interventi dal camion avanza la consapevolezza che questo DdL non sarà
fermato senza la caduta del governo, anche se per la maggior parte manca ancora
la chiarezza che questo risultato si può ottenere solo attraverso il
salto di una vera "rivolta sociale" verso una "nuova resistenza" e si
confida piuttosto nella "continuità del conflitto" e "convergenza di
tutte le lotte". Buon intervento quello fatto da un compagno del CPA a nome della Rete liberi di lottare (vedi video), che ha detto buona parte delle
cose da noi condivise.
Lungo il percorso le azioni contro Eni e Carrefour hanno lasciato un segno militante per lo più condiviso.
La Rete "liberi di lottare" era in questa occasione poco numerosa e poco attrezzata alle dimensioni della manifestazione. Da fuori
Roma della Rete erano presenti, solo delegazioni da Napoli e Firenze.
SRP ha diffuso diverse centinaia di volantini - Testo già pubblicato su questo blog.
info dopo Roma
i movimenti da parte loro rilanciano: tre giorni di assemblee, incontri, discussioni a Roma dal 10 al 12 gennaio dell’anno nuovo indette dalla Rete
nazionale “No ddl Sicurezza – A pieno regime” e una assemblea nazionale
a Firenze a Cpa l’11 gennaio indetta dalla Rete nazionale Liberi e
Libere di lottare – Fermiamo il ddl 1660
L'intervento della rete "liberi di lottare"
In una nostra intervista, la rabbia delle donne immigrate
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