sabato 6 aprile 2024

pc 6 aprile - SALVINI ASSOLTO DALL'ACCUSA DI ESSERE IN COMBUTTA CON PUTIN: CI RICORDA TANTO LA VICENDA DI RUBY RUBACUORI

Mercoledì tre aprile l’Aula di Palazzo Monte Citorio è il teatro nel quale va in scena l’ennesima farsa messa in piedi da questa classe politica – fatta di personaggi nel migliore dei casi improponibili – che, invece di occuparsi dei gravi problemi che attanagliano la popolazione, organizza pagliacciate per nascondere dietro una cortina fumogena la propria totale incompetenza.

All’ordine del giorno della seduta della Camera dei Deputati è iscritta la discussione della mozione di sfiducia avverso al ministro Matteo Salvini – presentata da Chiara Braga (Partito Democratico), Matteo Richetti (Azione), Francesco Silvestri (Movimento 5 Stelle) e Luana Zanella (Alleanza Verdi Sinistra) – a causa dei rapporti tra la Lega e Russia Unita, il partito di Vladimir Vladimirovic Putin.

Naturalmente il documento è stato respinto con sdegno dalla maggioranza: il leghista Riccardo

Molinari si è spinto a sostenere come l’accordo fosse «solo una manifestazione di interesse delle parti nell’interazione e nella cooperazione: se non c’è più la cooperazione, e la Lega è stata in prima fila in questo, automaticamente viene meno anche l’accordo, senza dover ricevere alcuna ricevuta di ritorno».

Più delle parole dell’alessandrino capo delegazione del partito di Capitan Mojito, che lascia intendere degli automatismi che a nostro modo di vedere non possono essere assunti come tali – specialmente in politica, che è nota essere l’arte del possibile – sono le esternazioni di Augusta Montaruli, componente della Commissione di Vigilanza Rai, ad assumere una certa importanza.

«Si accusa il presidente di uno dei maggiori partiti di maggioranza nonché vicepremier e ministro di non esercitare appieno le proprie funzioni: è una accusa grave e noi la respingiamo con fermezza e con sostanza. Perché Salvini andava bene per sostenere il governo Draghi e non va più bene per sostenere il governo Meloni, se le posizioni come mi pare erano invariate?».

La ex giovane fascista, quindi, sostiene che ai tempi della presidenza del consiglio in mano a Mario Draghi il Salvini avesse le stesse posizioni rispetto a quelle sostenute ora; ci domandiamo quale delle due versioni sia veritiera: d’altra parte, non ci aspettiamo niente di meglio da chi, oltre dieci anni fa, ebbe il coraggio di votare un documento nel quale si sosteneva che Ruby Rubacuori (Karima el Mahroug) era la nipote di Hosni Mubarak.

Bosio (Al), 06 aprile 2024

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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