Scoppia il malessere sociale tra le fasce più deboli della popolazione confinate a casa e abbandonate dallo Stato
Giusto
pochi giorn fa concludevamo un nostro articolo affermando che alla crisi
sanitaria sarebbe seguita quella sociale pronta ad esplodere…
Proprio ieri a
Kasserine vi sono stati scontri tra cittadini esasperati dall’assenza
di semola e farina sul mercato e polizia che ha usato gas lacrimogeni
per disperdere la folla che si era accalcata in prossimità di un
magazzino all’ingrosso.
Lo stesso giorno in un sobborgo di
Tunisi, a Mnihla altri cittadini esasperati hanno bloccato la strada
dando alle fiamme pneumatici dopo aver scoperto, giunti agli sportelli
della posta, che il contributo di 200 dt (circa 60€) promesso
dall’ultimo decreto del governo per alcune categorie svantaggiate non
era ancora stato versato.
Anche in questo caso è intervenuta la polizia…
Anche nella grande banlieue “calda” di Ettadhamen i cittadini si
sono riuniti in sit-in davanti la sede della delegazione e sono stati
dispersi dalla polizia.
Il giorno dopo, è stato annunciato l’inizio dell’esborso di tale
contributo per le prime due categorie, a cui seguiranno altre in maniera
scaglionata.
In tutti questi casi il decreto anti-assembramento (a causa del
coronavirus) è stato usato strumentalmente dalle forze dell’ordine.
Siamo solo all’inizio…
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