lunedì 14 maggio 2018

pc 14 maggio - Arrestato Montante, ex presidente di Sicindustria, attualmente presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta e presidente di Retimpresa Servizi di Confindustria Nazionale, già indagato per concorso esterno in associazione mafiosa - sempre sostenuto dall’ex presidente “antimafia” Crocetta - insieme a 3 poliziotti e altri delinquenti “perbene”, insomma, lo Stato-mafia è sempre all’opera…


Crocetta giurava sulla sua onestà, mentre la Commissione antimafia nel 2016 (facendo finta di non sapere!) gli chiedeva: “Vorremmo sapere se è vero che il socio di maggioranza della giunta Crocetta è Confindustria Sicilia”, e Crocetta rispondeva con queste “ultime parole famose”: “La lotta alla mafia come la sta facendo questo governo regionale non l’ha mai fatta nessuno in Sicilia: con Antonello Montante abbiamo fatto insieme una battaglia per liberare la Confindustria siciliana dalla mafia”!!!
I padroni riuniti in Confindustria nazionale, nonostante fosse sotto inchiesta per mafia, lo hanno sempre difeso e gli hanno pure dato incarichi importanti, come quello di delegato alla legalità!
Con giusta ironia gli inquirenti hanno denominato l’operazione “Double face”, la doppia faccia della finta legalità e della vera delinquenza, appunto! Imprenditori, politici, poliziotti… è questa la faccia della borghesia che domina la società da spazzare via quanto prima…
Riportiamo il link di un nostro precedente intervento:
http://proletaricomunisti.blogspot.it/2014/03/pc-17-marzo-regione-sicilia-la.html


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PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI CALTANISSETTA
Arrestato l’imprenditore Antonello Montante
14 maggio 2018
La Polizia di Stato di Caltanissetta ha arrestato, con altre cinque persone, l’ex presidente di Sicindustria Antonello Montante, attualmente presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta e presidente di Retimpresa Servizi di Confindustria Nazionale. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di essersi associati allo scopo di commettere più delitti contro la pubblica amministrazione e di accesso abusivo a sistema informatico, nonché più delitti di corruzione.
L’inchiesta, condotta dalla squadra mobile di Caltanissetta, è coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia. Tra gli arrestati, tutti ai domiciliari, ci sarebbero anche tre agenti della Polizia di Stato che avrebbero fatto parte di una rete di spionaggio al servizio di Montante. A un sesto indagato è stato notificato un provvedimento di interdizione (sospensione per un anno dal lavoro). Montante, che è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, è stato responsabile nazionale per la Legalità di Confindustria. Le indagini della squadra mobile e della procura di Caltanissetta gli contestano di aver creato una rete illegale per spiare l’inchiesta che era scattata nei suoi confronti tre anni fa, dopo le dichiarazioni di alcuni pentiti di mafia. Il 22 gennaio di due anni fa, Montante aveva ricevuto un avviso di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, venivano ipotizzati legami d’affari e rapporti di amicizia con Vincenzo Arnone, boss di Serradifalco, figlio di Paolino Arnone, storico padrino della provincia di Caltanissetta morto suicida in carcere nel 1992. Vincenzo Arnone è stato testimone di nozze di Montante.
Erano in servizio a Palermo i tre poliziotti, due in servizio e uno poi andato in pensione, messi agli arresti domiciliari dal Gip di Caltanissetta nell’ambito dell’inchiesta denominata «Double face». Le indagini sono coordinate dal procuratore Amedeo Bertone, dall’aggiunto Gabriele Paci e dai sostituti Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso.
Sole 24 Ore

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