📌 L'ufficiale giudiziario era previsto per il 9 settembre, dopo numerosi rinvii. Questa mattina la polizia in via Watteau. Lo stabile era occupato dal 1994
👉 Continuano le dimostrazioni dello Stato di polizia in cui ci troviamo ormai da tempo.
‼️A chi festeggia per l'operazione di polizia di stamani diciamo: non resteremo in silenzio a guardare.
Ci organizzeremo per combattere stato di guerra e polizia in ogni sua forma.
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info milano todayÈ stato sgomberato (dopo 133 rinvii) il centro sociale Leoncavallo. Sala: "Nessuno mi ha avvisato"
Polizia e carabinieri sono entrati nel capannone di via Watteau nella mattinata di giovedì 21 agosto con l'ufficiale giudiziario. All'interno della struttura non c'era nessun attivista
È stato sgomberato il centro sociale Leoncavallo. L’operazione è scattata nella mattinata di giovedì 21 agosto, quando polizia e carabinieri sono entrati nella struttura insieme all’ufficiale giudiziario. All’interno del capannone al civico 7 di via Antoine Watteau, in zona Greco, non è stato trovato nessun attivista, come appreso da MilanoToday.
La via è stata cinturata dai reparti mobili di polizia e carabinieri, con il supporto della Digos. Nel
frattempo le forze dell’ordine hanno fatto ingresso nello spazio occupato. Non si sono registrati momenti di tensione, anche quando intorno alle 10 alcuni militanti (circa cinque), hanno cercato di accodarsi ai giornalisti per superare il cordone di sicurezza, ma sono stati respinti. Successivamente sono intervenuti i fabbri, incaricati dalla proprietà dell’immobile (la società Orologio Srl) di blindare tutti i varchi di accesso.
Lo sfratto è arrivato all’improvviso e ha colto di sorpresa le Mamme del Leoncavallo, ma anche il sindaco di Milano Beppe Sala. Al “Leonka” sono stati concessi 30 giorni per trovare un accordo con la proprietà e recuperare gli oggetti all’interno. Marina Boer, esponente dell’associazione, parlando con i giornalisti ha detto: “Proviamo dolore e rabbia. Questo sentimento ci conferma la bontà delle nostre idee. Il Leoncavallo non può finire così. Troveremo un modo di andare avanti, anche perché la città ha bisogno di spazi culturali. Non può essere solo un deserto di grattacieli”.
Il presidio degli antagonisti
Nella tarda mattinata, diversi antagonisti hanno risposto all’appello del centro sociale e si sono radunati in via Fortunato Stella. Tra loro c’erano anche esponenti politici come Carlo Monguzzi (Europa Verde), la presidente del Municipio 9 Anita Pirovano e l’attivista Luciano Muhlbauer. Il centro sociale ha annunciato un presidio e un’assemblea pubblica per le 18 di giovedì. Sempre in via Watteau.
Nel primo pomeriggio la situazione si è scaldata. Quando sono transitati alcuni mezzi della polizia, durante il cambio turno. Sono scattati cori e insulti nei confronti delle forze dell’ordine e dei giornalisti presenti. Poi, molto velocemente, la situazione è tornata alla normalità, e gli attivisti hanno intonato “Bella ciao”.
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