Secondo giorno di sciopero della fame davanti al magazzino
Kamila/Italtrans di Brignano, dei 4
licenziati politici sostenuti dai 200 compagni di lavoro e
di sindacato dei magazzini del gruppo, gestiti principalmente dal consorzio
Cisa con la sua rete di coop.
I lavoratori si stanno opponendo al sistema di gestione
delle cooperative, antisindacale e lesivo dei diritti umani.
Nello specifico, con questa lotta estrema, rivendicano il
ritiro dei licenziamenti e la fine dei
trasferimenti punitivi.
Solo un esempio: i 40 trasferiti da Basiano a Brignano, due
giorni dopo la loro iscrizione allo Slai Cobas sc, sono stati assegnati tutti al
turno notturno, che mediamente sta durando 4/5 ore. Mentre nel magazzino ci
sono squadre di fedelissimi che per 'premio' fanno quotidianamente 12/13 ore.
Un fenomeno visibile ad occhio nudo: nelle 24 ore appena trascorse in presidio
li abbiamo potuti contare facilmente.
Un fenomeno che vale anche in senso contrario: orari turni mansioni
sedi di lavoro vengono assegnati arbitrariamente dalle coop, e le variazioni
possono arrivare in qualsiasi momento con un sms. Sempre a disposizione senza
più una vita propria e con l'ansia di rispondere al cellulare per non perdere
la giornata. E chi sgarra 'viene punito così' oltre che può venir allontanato
dal lavoro per più giorni senza giustificazioni.
Solo ieri sera abbiamo visto direttamente come un lavoratore
del turno notturno, sia stato rimandato a casa, così sui due piedi, appena
arrivato in portineria, 'perché non c'era lavoro per lui'!
Brignano, dal magazzino Kamila/Italtrans
per il sindacato
sergio caprini
340 7226074
Nessun commento:
Posta un commento