RIO DE JANEIRO: Proteste delle
masse contro il massacro olimpico
Durante il passaggio della famigerata "torcia olimpica" e
tutta la sua demagogica simbologia di "pace", "festa" e
"armonia", le popolazioni di Niterói, São Gonçalo, Duque de Caxias,
Belford Roxo e Nova Iguaçu hanno manifestato con massicce e significative
proteste, la giusta insoddisfazione e indignazione contro tutto questo circo
montato sul sudore e il sangue del popolo brasiliano e Carioca in particolare.
Le proteste hanno avuto luogo il 2 e 3 agosto.
A São Gonçalo, il giorno 2, la popolazione locale ha protestato e ha impedito il passaggio festoso del simbolo della strage olimpica nella regione. Durante la protesta, due persone sono state arrestate dalla polizia.
Nel pomeriggio del 3, anche a
Duque de Caxias ci sono state proteste dei residenti che hanno impedito che la
marcia della torcia proseguisse, con un bilancio finale di un bambino di 10
anni ferito da un proiettile di gomma.
In un'intervista al quotidiano
Extra, una residente e docente di Caxias ha spiegato: "Stiamo mettendo in
discussione il perché la città deve spendere soldi per la torcia mentre
affermano di non avere i soldi per pagare i nostri stipendi. Da tre mesi
riceviamo uno stipendio a rate".
Di notte, ancora il giorno 3, si
sono svolte altre proteste. A Belford Roxo, acqua e calce sono stati scagliati
contro la torcia olimpica e il convoglio militare di sicurezza, mostrando i
segni di insoddisfazione dei residenti. Per rendere ancora più chiaro il
rifiuto totale dell’odioso clima festoso, sono state sentite diverse esplosioni
di bombe. A Nova Iguaçu, anche di notte, sono stati gettati rifiuti per
esprimere l'odio per il massacro.
Tuttavia, la protesta più
significativa delle masse si è verificata a Niterói, anche questa il giorno 2.
La popolazione locale, insieme a studenti e altri attivisti, si è espressa
contro il massacro olimpico con una grande protesta, nella regione delle
chiatte. L’esigenza della popolazione per la salute, l'istruzione e i diritti
più elementari si è sommata ad una nuova parola d’ordine, scritta su uno
striscione che diceva: "Abbasso il
massacro olimpico! Ribellarsi è giusto!". La repressione è stata
applicata contro le masse in protesta, senza alcuna ragione, attaccando la
popolazione con spray al pepe e arrestando tre persone. Nonostante la
repressione, alla torcia è stato impedito di seguire il percorso previsto.
Giovane bloccato con stretta al
collo da un agente della repressione, São Gonçalo.
Confermando ciò che è stato
denunciato dal giornale A Nova Democracia a proposito della militarizzazione
concentrata senza precedenti negli ultimi anni, gli eventi recenti dimostrano
che il suo scopo è quello di prevenire e fermare con attacchi l’inevitabile
protesta popolare, data l'indignazione del popolo per la situazione spiacevole
che si vive nelle città, nello stato e in tutto il paese.
Con l’assurda scusa di
"prevenire il terrorismo", ciò che stanno cercando di fare è di
aumentare al massimo lo stato di polizia, conquistare a sé l’opinione pubblica con
l'obiettivo di applicare la repressione contro la protesta popolare.
Protesta popolare
Anche se con proteste sparse, le
masse dimostrano che la repressione e la militarizzazione, nonostante l'alto
livello raggiunto attualmente, sono incapaci di fermare la protesta. Lo dimostrano
con le azioni: impedendo il passaggio, spegnendo e impadronendosi della torcia.
La protesta popolare, anche se polverizzata, continua a spazzare via le diverse
posizioni degli opportunisti all'interno del movimento popolare e tende ad
unificarsi.
Nonostante il monopolio
Facendo passare come irrilevante,
quando non nascondendo spudoratamente, la protesta popolare, il monopolio della
stampa continua a fare il possibile e l'impossibile per non dare notizia delle
azioni delle masse, attraverso l'immagine della passività e di festeggiamento
"olimpico".
Poi succede che la stampa
popolare e democratica, oltre che denunciare il massacro quotidiano (e il suo
aggravamento "olimpico") contro il popolo in tutti gli aspetti
(economici, polizieschi, politici, ideologici, culturali, ecc), sottolinea anche
gli esempi della pratica più avanzata delle masse e li propagandano, mostrando
che, nonostante tutto l'apparato ideologico del monopolio, le masse hanno
lottato. Assumendoci tutta la nostra responsabilità, informiamo i nostri
lettori che continueremo a seguire e a dare notizie, come è nostro dovere, sui
crimini del vecchio Stato contro il popolo perpetrati nel corso di questo mega
evento e sulla protesta popolare che si impone come risposta.
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