mercoledì 23 luglio 2025

“Mille morti per il cibo”: l’Onu denuncia la trappola degli aiuti - I dati Ufficio Stampa Governativo – Striscia di Gaza – Palestina

Continuano i raid su Deir al Balah, irruzione dell’esercito nella sede dell’Oms. Bombe su una tendopoli: 14 vittime

L’Ufficio Stampa Governativo pubblica un aggiornamento sulle principali statistiche della guerra di genocidio condotta dall’occupazione “israeliana” sulla Striscia di Gaza fino al 650° giorno – da sabato 7 ottobre 2023 a venerdì 18 luglio 2025

Primo: Dati demografici e contesto generale

 +2,4 milioni di persone nella Striscia di Gaza sono sottoposte a genocidio, fame e pulizia etnica.

650 giorni di genocidio e pulizia etnica contro i civili nella Striscia di Gaza.

 +88% la percentuale di distruzione totale causata dall’occupazione nella Striscia di Gaza.

+62 miliardi di dollari le perdite dirette iniziali dovute al genocidio.

77% dell’area della Striscia di Gaza è sotto il controllo dell’occupazione tramite invasione, fuoco e sfollamento forzato.

63 volte l’occupazione ha bombardato la zona di Al-Mawasi, che definisce “sicura”.

125.000 tonnellate di esplosivi lanciati dall’occupazione sulla Striscia di Gaza.

🩸 Secondo: Martiri, dispersi e massacri

67.880 il numero totale di martiri e dispersi dall’inizio del genocidio.

58.380 i martiri registrati negli ospedali dall’inizio del genocidio.

9.500 dispersi, alcuni ancora sotto le macerie, altri con destino sconosciuto.

+19.000 bambini martiri, di cui +18.000 arrivati negli ospedali. 

+12.500 donne martiri, di cui 9.497 arrivate negli ospedali.

8.150 madri martiri.

953 bambini martiri sotto l’anno di età.

400 neonati nati e uccisi durante la guerra di genocidio.

1.590 membri del personale medico uccisi dall’occupazione “israeliana”.

122 membri della protezione civile uccisi dall’occupazione.

228 giornalisti uccisi dall’occupazione.

171 dipendenti municipali uccisi, tra cui 4 sindaci.

777 agenti di polizia e addetti alla sicurezza degli aiuti uccisi.

38.000 famiglie colpite dai massacri dell’occupazione.

2.613 famiglie interamente sterminate (per un totale di 7.563 martiri).

5.943 famiglie decimate, con un solo sopravvissuto (per un totale di 11.901 martiri).

+60% dei martiri sono bambini, donne e anziani.

68 bambini martiri per malnutrizione.

41% dei pazienti renali morti per mancanza di cure e nutrizione.

+3.500 aborti spontanei per carenze nutrizionali.

17 martiri per il freddo nei campi di sfollamento (di cui 14 bambini).

⚕️ Terzo: Feriti, arresti e condizioni umanitarie

139.355 feriti arrivati negli ospedali.

18.500 feriti necessitano di riabilitazione a lungo termine.

+4.700 amputazioni (di cui 18% bambini).

421 giornalisti feriti.

6.633 civili arrestati dall’inizio della guerra.

362 operatori sanitari arrestati.

48 giornalisti arrestati.

26 membri della protezione civile arrestati.

+16.646 vedove di guerra.

+44.537 orfani (bambini senza uno o entrambi i genitori).

+2,142 milioni di casi di malattie infettive dovute allo sfollamento.

71.338 casi di epatite.

🏥 Quarto: Settore sanitario

38 ospedali bombardati, distrutti o resi inutilizzabili.

96 centri sanitari distrutti o danneggiati.

144 ambulanze colpite.

55 veicoli di protezione civile (soccorso e antincendio) colpiti.

📚 Quinto: Istruzione e istituzioni accademiche

156 scuole, università e istituzioni educative completamente distrutte.

382 strutture educative parzialmente danneggiate.

+13.400 studenti martiri.

+785.000 studenti privati dell’istruzione.

+800 insegnanti e personale educativo uccisi.

+173 studiosi e ricercatori uccisi.

🕌 Sesto: Luoghi di culto e cimiteri

833 moschee completamente distrutte.

178 moschee parzialmente danneggiate.

3 chiese ripetutamente attaccate.

40 cimiteri distrutti su 60 totali.

2.420 corpi rubati dai cimiteri.

7 fosse comuni create dall’occupazione dentro gli ospedali.

529 martiri riesumati da fosse comuni ospedaliere.

🏠 Settimo: Abitazioni e sfollamento forzato

≈223.000 unità abitative completamente distrutte.

≈134.000 case gravemente danneggiate e inabitabili. 

≈212.000 abitazioni parzialmente distrutte.

288.000 famiglie senza tetto.

117.000 tende (su 135.000) logore e inutilizzabili.

+2 milioni di civili sfollati forzatamente.

261 centri di accoglienza attaccati.

🔥 Ottavo: Fame, blocco degli aiuti e cure negate

139 giorni di chiusura totale dei valichi di Gaza.

76.450 camion di aiuti umanitari e carburante bloccati.

42 mense attaccate per imporre la fame.

57 centri di distribuzione colpiti.

121 convogli umanitari attaccati.

877 martiri uccisi nelle “trappole mortali” dei cosiddetti “centri di aiuto USA-israeliani”, con 5.666 feriti e 42 dispersi.

650.000 bambini a rischio morte per fame e malnutrizione.

22.000 pazienti bisognosi di cure all’estero, bloccati.

+16.000 pazienti in attesa di permesso per viaggiare.

12.500 malati di cancro in pericolo di vita.

350.000 malati cronici senza medicine.

≈60.000 donne incinte a rischio per mancanza di cure.

⚙️ Nono: Infrastrutture e servizi pubblici

722 pozzi d’acqua distrutti.

113 progetti idrici attaccati.

3.780 km di reti elettriche distrutte.

2.105 trasformatori danneggiati.

+1,88 miliardi di kWh di elettricità negati a Gaza.

+500.000 metri di reti idriche distrutte.

+655.000 metri di fognature distrutte.

+3 milioni di metri di strade danneggiate.

236 sedi governative distrutte.

53 impianti sportivi danneggiati.

208 siti archeologici attaccati.

🌾 Decimo: Agricoltura e risorse ittiche

+2,2 miliardi di dollari di danni al settore agricolo.

92% dei terreni agricoli distrutti (su 178.000 dunam).

1.218 pozzi agricoli distrutti.

665 allevamenti danneggiati.

93.000 dunam di coltivazioni ridotti a 4.000.

85% delle serre distrutte.

405.000 tonnellate di produzione ortofrutticola annua crollate a 28.000.

100% della pesca colpita dagli attacchi israeliani.

✍️ Ufficio Stampa GovernativoStriscia di Gaza – Palestina

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