Questa sera, intorno alle 17, 2 operai sono morti sul lavoro nella fabbrica Toyota Material Handling a Borgo Panigale (Bologna) e 11 feriti sono ricoverati in gravi condizioni.
Si chiamavano Lorenzo Cubello, di 37 anni, e Fabio Tosi che aveva 34 anni, entrambi di Bologna.
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe di Ravenna esprime la sua solidarietà e la sua vicinanza ai lavoratori e alle famiglie degli operai di questa fabbrica uccisi dalla logica del profitto padronale.
La manutenzione nelle fabbriche è un costo per i padroni che così creano le condizioni perchè gli operai si infortunino o rischiano la propria vita lavorando nelle aziende!
E' una guerra contro i lavoratori e i lavoratori devono considerarla come tale per dare risposte di lotta adeguate a questa situazione.
L’esplosione si è sentita a molti chilometri di distanza ed è avvenuta all’interno del capannone di questa azienda che si occupa della progettazione e produzione di carrelli elevatori elettrici, montanti e traslatori. Secondo le prime ricostruzioni, la causa dell’infortunio mortale sarebbe da ricondurre al malfunzionamento di un compressore, che, esplodendo, ha provocato il crollo parziale della struttura. L'azienda è una delle principali aziende del distretto meccanico bolognese e occupa circa 850 persone.
Era previsto uno sciopero per la sicurezza proprio per domani, indetto dai confederali, due ore a fine turno. "Qui - denuncia un'operaia interinale - ci sono sempre problemi, soprattutto alla linea 1. Si fanno spesso tanto male, in molti. Si vede da quando uno entra che c'è qualcosa che non va".
Non è possibile cavarsela solo con 2 ore di sciopero, quindi, l'esposizione al rischio-sicurezza degli operai era talmente grave in quella fabbrica. Se i confederali erano arrivati a proclamare uno sciopero per domani addirittura prima che avvenisse la strage vuol dire che questa è ancora una volta una strage annunciata.
Giovedì 24 ottobre le Segreterie Provinciali di FIM, FIOM e UILM hanno indetto una conferenza stampa per spiegare le ragioni dello sciopero del settore metalmeccanico proclamato per l’intera giornata di venerdì 25 ottobre. Per la stessa data il sindacato Sgb ha indetto uno sciopero generale di 24 ore e un presidio sotto la prefettura di Bologna.
Ma su questa strage è sconcertante il comunicato dell'Usb che dice: "La nostra organizzazione, anche per rispetto delle famiglie dei lavoratori coinvolti, non vuole dare ancora giudizi affrettati sugli eventi, rimaniamo in attesa delle indagini sulle dinamiche di questa tragedia" (Sasha Colautti dell'esecutivo nazionale dell'Unione Sindacale di Base).
La difesa della vita degli operai nei luoghi di lavoro ha bisogno di un'altra prassi che non sia solo in ambito aziendale e territoriale. Per portare avanti la loro logica criminale dei profitti, i padroni agiscono all'interno di un sistema che porta avanti i loro interessi, con i governi, con le istituzioni, con i sindacati complici che lavorano per loro. E' ora che gli operai prendano in mano la lotta contro tutto questo sistema criminale basato sul profitto e uniscano attorno ad essi tutti coloro che si impegnano concretamente su questo terreno su di un piano nazionale.
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