Buridda, lo sgombero entro ottobre. Gli antagonisti: “Non molleremo, sarà un’estate calda”
Il dato emerge dal bando vinto da Unige per la costruzione di un nuovo studentato: "Da sempre ottobre è un mese di lotta, pronti alla resistenza"
Genova. E’ iniziato il conto alla rovescia per l’eventuale sgombero dell’Ex Magistero, oggi sede del laboratorio sociale occupato e autogestito Buridda, il cui edificio è divenuto oggetto di un bando per la costruzione di un nuovo studentato dell’Università degli Studi di Genova, che ne detiene la proprietà: secondo quanto emerge, infatti, per rispettare il bando vinto attraverso Aliseo (Regione Liguria) vinto dall’Ateneo, i lavori devono partire entro la metà del prossimo ottobre, e quindi, entro i prossimi quattro mesi potrebbe arrivare l’operazione delle forze dell’ordine per svuotare l’edificio.
A darne notizia sono gli stessi attivisti e le attiviste del Buridda, che, dopo la grande manifestazione Street Parade dello scorso 25 maggio tornano a rilanciare la battaglia contro lo sgombero: “In questi due mesi abbiamo ritenuto opportuno incontrare il Rettore dell’università di Genova per capire meglio che destino ci aspetta relativamente alla vincita del bando per la ristrutturazione dello stabile che occupiamo da più di 10 anni – scrivono in una nota stampa – Dagli incontri effettuati è emerso come il Rettore abbia “a cuore” i numeri dell’Universitá: 1000 posti letto in tutta Genova per gli iscritti all’ateneo con un’attenzione particolare ai borsisti che continuano a fare aumentare la richiesta e quindi la necessità di dover portare a termine i bandi che l’università attraverso Aliseo ha vinto. Sempre di numeri si parla però quando si evidenzia il calo demografico che la città di Genova si troverà ad affrontare fra un paio d’anni: questo ricalibrerá gli iscritti all’università e molti di quei posti letto, per cui l’università porta aventi la sua politica di costruzione, resteranno vuoti, “ma non andranno a privati perché vincolati dal bando stesso”.
“Da questi numeri , cari al Rettore, è evidente come il destino che ci aspetta abbia una sola per descriverlo: sgombero – sottolineano gli antagonisti – L’università attraverso Aliseo, che ricordiamo essere un’azienda della Regione Liguria, ha individuato nell’ex magistero, nella casa della Buridda, un progetto calzante per un nuovo studentato dedicato ai borsisti. Per la socialità dal basso, la controcultura, concerti, serate, laboratori e progetti culturali e internazionali di solidarietà attiva non c’è più spazio. Per un dormitorio nuovo scintillante attaccato ad uno vecchio malandato e non pienamente sfruttato invece si”. Il riferimento è al complesso di via Asiago, che ospita molti studenti fuori sede e che da tempo versa in condizioni di degrado.
E poi il conto alla rovescia che emerge dai termini del bando, e che potrebbe portare in estate, magari nel mezzo delle vacanze, al blitz delle forze dell’ordine: “Si parla di 300 giorni dalla pubblicazione ed essendo anche noi bravi con i numeri, siamo arrivati alla conclusione che la scadenza massima per la posa del cartello di inizio lavori sarà a metà ottobre 2024. Da sempre ottobre è un mese di lotta, e noi non molleremo di un centimetro. Ci aspetta un estate calda, che attraverseremo con la resistenza”.
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