martedì 11 giugno 2024

pc 11 giugno - L’Unione europea e la Nato si preparano alla guerra totale “fra 2-3 anni”…

 

I guerrafondai in Europa e nel mondo non si sono fatti certo distrarre dalle elezioni europee e continuano a ragionare su come continuare la guerra.

Charles Michel, attuale presidente del Consiglio europeo, ha illustrato in un incontro con i giornalisti, tra cui Il Sole 24 ore che ne riporta il contenuto, il programma politico della prossima legislatura che sarà fondato su tre pilastri: principi democratici, competitività dell'economia, sicurezza e difesa. È sulla difesa però che si concentra, e cioè sulla preparazione per la guerra. Michel dice che quasi tutti i capi di stato e di governo adesso sono convinti ad affrontare la questione insieme e ha aggiunto che la nuova agenda strategica deve rimettere in discussione i “vari tabù”.

I tabù da superare sono soprattutto quelli legati ai soldi: “In un canovaccio del documento che sarà approvato il 27 28 giugno”, preparato quindi prima delle europee “si parla di un nuovo fondo dedicato alla difesa con cui finanziare progetti faro a livello europeo, tra cui uno scudo per la difesa aerea” perché “l'Unione europea” è “dinanzi a un cambiamento paradigmatico”.

Per questo “cambio di paradigma” che sarà argomento del prossimo “bilancio comunitario 2008 2034” si dovrà discutere dell’aumento del fondo per la “difesa” che per adesso è dell’1%  del Pil.

Lo stesso giorno in cui Michel illustra il piano strategico, il Fatto quotidiano riporta una affermazione del capo della Difesa norvegese il generale Eirik Kristoffersen, a proposito della guerra in Ucraina: Abbiamo una finestra per i prossimi 2-3 anni per ricostruire le nostre forze e i nostri arsenali, mentre sosteniamo Kiev”, ha argomentato il generale.”

“La stima che arriva della Norvegia (Paese che non è nell’Ue ma è membro dell’Alleanza atlantica) – dice il giornalista - è molto inferiore alle stime precedenti fatte dal ministro della Difesa Boris Pistorius, che aveva affermato di ritenere che Mosca avrebbe potuto attaccare un Paese dell’Alleanza tra “5-8 anni”.

E questo mentre il tedesco “cancelliere Olaf Scholz garantiva ai media nazionali” di essere convinto “che il cambio di rotta occidentale sul consenso all’uso di armi Nato per colpire obiettivi in Russia “non comporta rischi di escalation” del conflitto!

L’escalation c’è eccome! E ogni giorno sia con i fatti (l’addestramento e l’invio di soldati in varie forme in Ucraina e le esercitazioni nucleari della Russia…), che con le dichiarazioni si confermano i passi in avanti verso la terza guerra mondiale, che sarà l’argomento principale che al G7 che si tiene in Puglia nei prossimi giorni.

Le manovre per la guerra tra i paesi imperialisti per la nuova spartizione del mondo si scaricano sui proletari, i popoli e le masse popolari del mondo intero.

È necessario opporsi con ogni mezzo ai piani di guerra dei padroni del mondo.

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