domenica 12 novembre 2023

pc 12 novembre - Accordo Meloni/Albania - La deportazione - Da Controinformazione rossoperaia del 10/11

 

Come funziona questo governo? Lo stiamo vedendo anche facilmente l’ultima trovata dell'accordo Meloni-Albania. 

Con questo accordo si dice che i migranti che arrivano nel nostro paese debbano essere deportati in Albania, rinchiusi in Albania, come precisa oggi il consigliere della Meloni, tenuti 18 mesi in questi lager, dopodiché ripresi solo per essere rimandati al loro paese da cui sono fuggiti da guerre, miseria, rapine, violenze, ecc... Una cosa barbara, che non esiste ancora nella pratica dei governi borghesi, che ricorda la tratta degli schiavi del passato. Una cosa peraltro insensata sul piano concreto. I campi che non si vogliono fare in Italia si appaltano all'Albania per poter fare peggio che negli stessi lager italiani, a spese certamente dei contribuenti italiani, purché si possano fare senza il controllo del Parlamento, dell'opinione pubblica, ma col controllo dei servi dei servi, il governo albanese. 

Che male hanno fatto i migranti se non arrivare sulle nostre terre, in fuga, con le storie che tutti quanti vediamo e conosciamo? Che crimine avrebbero commesso? Eppure, senza aver commesso niente, il governo si arroga il diritto di deportarli, di rinchiuderli e poi cacciarli. Tutto ciò non è previsto dalla Costituzione. 

Vi è il decreto “Cutro”, ultima trovata fatta sui corpi dei bambini morti a Cutro di questo governo infame, razzista, crudele, inumano. Ma, sia chiaro, non è un fatto morale. E’ un fatto che ha a che fare

con il sistema in cui viviamo, il sistema capitalistico e imperialistico, ha a che fare con il ruolo dell'Italia in questo sistema, un paese imperialista che aspira a diventare quello dei tempi di Mussolini. Senza ricordare la fine che ha fatto Mussolini e che è la fine che faranno tutti coloro che vanno su quella strada. 

Con l'Albania si vuole cominciare, la Tunisia, la Libia stanno lì a seguire. Paesi colonizzati, sfruttati che poi vengono utilizzati come base d'appoggio dei governi imperialisti. 


Attenzione, parecchi si stanno lamentando di questo accordo, tirato fuori dal cappello a quanto pare dalla sola Meloni, poi per la poltrona i Salvini, i Tajani, dicono: “sì sì, lo sapevamo”, quando in realtà la Meloni e Edi Rama l’hanno concordato in vacanza in agosto fatta in Puglia e poi col soggiorno in Albania, nella villa di questo signore che governa l'Albania. Ebbene, nessuno lo sapeva, però un colpo è stato fatto, un colpo di teatro che ha anche funzione elettorale, che vuol cavalcare i più bassi istinti del popolo italiano – perché una parte del popolo italiano fa schifo per la mentalità razzista, anti immigrati, la stupidità, l'ignoranza, il sottosviluppo; per cui veramente vorremmo una “sostituzione etnica”: gli italiani razzisti, stupidi e sottosviluppati li vorremmo fuori dall'Italia e vorremmo un pò di immigrati che sono realmente di livello superiore. 

Ma, a parte le battute, il problema che chi critica questo accordo, il PD, tutta questa cosca di cosiddetta “opposizione”, utilizza qualche argomento giusto, ma poi gli argomenti fondamentali sono: “come, Meloni non è riuscita a cacciarli e ora li deporta?”. Quindi il PD dice: “doveva riuscire a cacciarli, ha fallito perché non li ha cacciati”. O dice: “Meloni non è in grado di fare i campi in Italia ora li appalta all'Albania”, quindi loro sono per fare i campi in Italia. Queste dichiarazioni non sono critiche, sono supporti, belati, di chi se fosse al governo farebbe più o meno lo stesso, come il passato ha dimostrato.

Quindi in realtà quest'opposizione è complice, è collusa, usa argomenti che non hanno niente a che fare con l'effettiva tutela dei diritti dei migranti, con l'accoglienza, la solidarietà, il diritto di cittadinanza, la libertà di circolazione, che dovrebbero essere a fondamento dei diritti umani, della nostra stessa Costituzione, che vengono invece calpestati, vilipesi. 

Un'altra critica che viene fatta alla decisione della Meloni è: “non è corrispondente alle leggi dell'Europa”, come se l'Europa non avesse incentivato in tutte le maniere le politiche di espulsione, di respingimento, appaltandole all'Italia, e ora l'Italia le appalta all'Albania. 

Quindi non si pensi che l'Europa sia contro questa politica. L'Europa è fatta di una banda di governi, altrettanti farabutti come il nostro governo Meloni, e se Meloni gli risolve un problema senza che i migranti vengano ripartiti in Europa, i governi d'Europa saranno d'accordo, taceranno, come tacciono sulle politiche anti immigrati che fanno altri “illustri partecipanti” all'Europa, dal dittatore Orban in Ungheria a lla Grecia, ecc.

Contro questo governo e i suoi provvedimenti razzisti, la sua politica anti immigrazione, imperialista neocoloniale, inumana, non c'è altro che la lotta per rovesciarlo. E su questo, dobbiamo pensare che gli stessi migranti, soprattutto quelli che sono da tempo nel nostro paese, lavorano, sono un grande alleato e una prima linea nella lotta per cambiare questo paese nell'interesse di tutti, perché i proletari sono in tutto il mondo, sono di “nazionalità operaia”, sono per l’internazionalismo, l’umanità, la solidarietà internazionale, per un mondo diverso dalla società dei mostri a difesa del profitto e del capitalismo. 

Dunque, massima opposizione al decreto Meloni.


Due parole sull'Albania. Da dove esce questo governo dell'Albania? Una nota apparsa sul manifesto ce lo spiega con semplicità, ne leggiamo alcuni passi.

In Albania, chi è Rama? Chi è questo leader che esce dal sacco e dice: “sì, sì, me li prendo io i migranti, basta che mi date i soldi, però poi ve li cacciate voi, perché altrimenti mi restano sul groppone”? Chi è questa ennesima figura pagliaccesca, ma che nella situazione assume le vesti tragiche? 

“Rama decide tutto imponendo i suoi gusti e i suoi interessi, come i gusti e interessi del paese” - questo non lo diciamo noi, lo dicono albanesi, in questo caso lo scrittore Fatos Lubonce - “tuttavia la sua onnipotenza non deriva semplicemente dalla volontà degli albanesi di cedere la propria libertà a un leader autoritario. Questa non può essere compresa al di fuori del contesto dei poteri interni ed esterni che mantengono questi leader al potere. Qual è il fondamento del potere di Rama? Lui svolge una funzione, dice questo scrittore, di mediatore tra quattro fattori, quattro gambe dei suoi poteri. Primo, quelle dei cosiddetti oligarchi, cioè l'oligarchia che sta in tutti i paesi dell'est, dalla Russia in giù, al di fuori della storia stessa dei loro paesi e perfino della storia democratica di paesi europei, oligarchia del profitto. Secondo, il potere della criminalità organizzata, principale investitore nell'economia albanese; Rama si regge sugli investimenti della mafia albanese che come si sa è legata ed è una delle mafie che avvelenano non solo l'Albania ma tutto il Mediterraneo. Infine, il potere dei cosiddetti partner strategici, gli Stati Uniti e secondariamente l'Unione europea, fra cui l'Italia che ne fa parte”. “Quando l'Italia ci chiama siamo siamo sempre pronti”, dimenticando che gli albanesi in Italia non è che sono stati trattati bene, ricordiamo la tragedia del Kater Rades e così via. 

Il governo albanese ha proposto agli Stati Uniti di portare le armi chimiche della Siria in Albania per lo smaltimento. L'Albania ha proposto a Berlusconi - a suo tempo non se ne parlò molto - di costruire in Albania le centrali nucleari che in Italia non si volevano costruire. In sostanza gli albanesi si propongono a tutti, per i rifiuti tossici, per le centrali nucleari e ora per gli immigrati, vogliono essere la discarica d'Europa, per poter entrare in Europa, e quindi sono disposti a tutto. L'Europa prima fa il muso storto e poi a un certo punto li utilizza. 


In Albania non è stato sempre così, ci vorrebbe una trasmissione a parte per parlare di quella che è stata la storia dell'Albania, la sua liberazione dal fascismo italiano, il suo regime socialista che ha dato a tutti case, lavoro, salute. Certo, con qualche problema.

Ma oggi vuole ritornare ad essere come una vecchia colonia, addirittura ai tempi di re Zog, il feudalesimo.

Ecco, questo è lo scenario reale dell'accordo Italia-Albania. Giustamente, dice sempre questo scrittore albanese, rivolgendosi anche a noi tutti in Italia: guardate che non ci troviamo a una situazione in cui l'Albania cerca di avvicinarsi agli standard di un'Italia democratica, ma è l'Italia democratica che sta scivolando verso il modello albanese. La Meloni sembra il padrone e il Rama il servo, ma alla fine la Meloni serve Rama, alla faccia degli interessi cosiddetti “nazionali”.                                                                                                                                                            

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