Il genocidio in Palestina per mano dello Stato nazisionista di Israele ha spinto ancora di più la penetrazione imperialista a guida USA in tutto il Medio Oriente e nel mondo arabo. La "ricostruzione" di Gaza è un passaggio di questa penetrazione così come il rafforzamento della presenza militare dei governi imperialisti della "cordata" a guida USA/Trump. Disarmare le forze che si oppongono ai loro piani sul campo è l'obiettivo che vogliono raggiungere, la "sicurezza" per loro significa profitti.
Nel contrasto all'influenza di Russia e Cina, l'imperialismo USA torna ad avere una presenza militare in Libia e l'Italia imperialista si allinea, ci sono in ballo i pozzi di petrolio, i profitti dell'ENI e i respingimenti dei migranti, quello che pomposamente la propaganda di Meloni ha chiamato Piano
Mattei, un piano neocolonialista che per essere attuato ha bisogno di "sicurezza" e stabilità.Il tenente generale John Brennan, vice comandante del Comando Africa degli Stati Uniti, ha annunciato che l'esercitazione militare "Flintlock 26" della prossima primavera si terrà nei pressi di Sirte, l'importante porto nella Libia centrale, città che potrebbe diventare il simbolo della graduale stabilizzazione della Libia, riaprendo le porte agli investimenti statunitensi e italiani nelle vitali infrastrutture petrolifere e del gas del Paese e sarà una delle esercitazioni multinazionali più estese mai svolte in Nord Africa.
Per il Comando militare per le operazioni USA nel continente africano, AFRICOM, l'edizione del 2026 riunirà le forze di Tripoli e Bengasi che si addestreranno insieme sotto il coordinamento degli Stati Uniti.
Il Comando Operazioni Speciali di Roma potrebbe essere direttamente coinvolto nella pianificazione e nell'esecuzione dell'addestramento libico, insieme ad altri in Mauritania e Costa d'Avorio, a sottolineare la crescente leadership dell'Italia nell'ambito degli sforzi di difesa europei in Africa.
Attraverso missioni come la MIASIT in Libia, la MISIN in Niger e la base Amedeo Guillet a Gibuti, Roma vanta una delle presenze più estese tra i paesi dell'UE in Africa.

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