domenica 24 settembre 2023

pc 24 settembre - Governo Meloni: trafficante e speculatore di esseri umani

La “garanzia finanziaria” di quasi 5 mila euro, prevista per i richiedenti asilo nel decreto del 14 settembre 2023 – a firma del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di concerto con i ministri Nordio (Giustizia) e Giorgetti (Economia) – pubblicato sulla G.U. 221 del 21 settembre con il titolo “Indicazione dell’importo e delle modalità di prestazione della garanzia finanziaria a carico dello straniero durante lo svolgimento della procedura per l’accertamento del diritto di accedere al territorio dello Stato” - come alternativa al trattenimento in un Cpr (il Centro di permanenza per il rimpatrio) in attesa delle pratiche per il diritto d'asilo è una richiesta simile, e anche peggiore, a quella che pretendono gli scafisti in Libia, Tunisia per far partire i migranti. 

Non solo per l'entità della somma, da dare per altro in un'unica soluzione, ma anche per l'ignobile  ricatto: 'se non li dai vai a finire nei Cpr, e per quello che ne consegue se non si danno i 5mila euro: essere rinchiuso per un anno e mezzo, almeno, nei lager dei Cpr, dove la pratica delle torture c'è eccome: violenze verso chi si ribella, divieti di comunicare con l'esterno, trattamenti disumani in fatto di sanità, alimentazione, condizioni di detenzione.

Meloni, Piantedosi, Nordio, Giorgetti cosa, quindi, hanno di diverso dai trafficanti di esseri umani? Dovrebbero, in un normale Stato democratico, sia pur borghese, essere arrestati

come trafficanti e speculatori della vita delle persone.

Meloni, all'Onu - per quanto ha potuto e voluto partecipare, tra banchetti e intrattenimento con la figlia - ha fatto la morale sulla non attenzione degli altri paesi alla lotta contro i trafficanti, alla condizione disumana dei "migranti", ecc.; poi torna in Italia e si sostituisce ai trafficanti, pretendendo il pizzo con i guanti gialli della "legalità" di un decreto, ma in aperta violazione della Costituzione. E' il governo che si fa usuraio, che vuole fare cassa anche sulla pelle dei migranti.

Certo, è un provvedimento che nei fatti non potrà avere alcun effetto (tantissimi italiani neanche avrebbero la possibilità di dare 5mila euro in un botto solo, figurarsi i migranti che tanti fuggono da miseria e che hanno dato fondo a tutti i loro soldi per pagare la traversata), ma che consentirà a questo governo fascista ancor di più di mettere tutti i migranti nei Cpr - e ne vogliono allestire in fretta e furia di nuovi, nonostante l'opposizione degli stessi presidenti delle Regioni) - e di usarlo come nera propaganda, interna e esterna nelle elezioni europei, in concorrenza con gli altri paesi europei imperialisti.

Questa propaganda, pressione verso gli altri governi europei è fatta sulla dichiarazione/bluff che esisterebbe un'"emergenza". Ora, tanti, non solo noi, stanno dicendo e dimostrando che pur se i numeri di arrivi sono aumentati quest'estate, non si può affatto parlare di "emergenza" - in altri anni vi sono stati arrivi anche più consistenti. D'altra parte - e questo vale per tutti i paesi imperialisti europei - ben 8 milioni di ucraini sono stati accolti in Europa, e tanti di questi in Italia, cosa hanno di differente dalla gente che scappa da altre guerre? La differenza sta nell'interesse economico-politico, di messa delle mani in una nuova spartizione di mercati, fonti energetiche, di contesa mondiale in cui gli imperialisti europei e italiani vogliono la loro parte. La differenza sta nei "profitti". 

Tornando al "decreto rapina", significative a mostrare l'humus fascista razzista di questo illegale provvedimento, che viola ogni legge minimamente democratica - si tratta di una legge che per la prima volta introduce nel diritto italiano un meccanismo di garanzia economica per evitare la detenzione - sono anche le modalità e i tempi di questo versamento.

La somma - dice il decreto - deve "coprire" alloggio, sussistenza e, ad aperta provocazione, anche il rimpatrio dei migranti - “idonea a garantire allo straniero, per il periodo massimo di trattenimento, pari a quattro settimane (28 giorni), la disponibilità di un alloggio adeguato, sul territorio nazionale; della somma occorrente al rimpatrio; di mezzi di sussistenza minimi necessari“. 

La somma “è prestata in unica soluzione mediante fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa”. La garanzia è “individuale e non può essere versata da terzi”. Deve “essere prestata entro il "termine in cui sono effettuate le operazioni di rilevamento fotodattiloscopico e segnaletico”.

Nel caso in cui lo straniero si allontani indebitamente, "il prefetto del luogo ove è stata prestata la garanzia finanziaria procede all’escussione della stessa. Le somme derivanti dall’escussione della garanzia in conformità del presente decreto sono destinate all’entrata del bilancio dello Stato".


Siamo alla pazzia assoluta, ad una oscena, se non fosse ridicola, azione vessatoria, che ha appunto solo funzione di becera propaganda, perchè comunque (ammesso e non concesso) impossibile da attuare; una modalità di rapina anche peggiore di quella fatta dagli scafisti (quando pretendono più soldi, ma in alcune "rate" e ricattano i familiari del migrante a versarli per lui).

Il migrante deve chiedere una "fideiussione bancaria" - ma se non ha i documenti non può chiederla!?

E la deve versare lui personalmente in un'unica soluzione, non può richiederla o farla versare neanche dai familiari. E deve pagare subito, appena sbarcato.   


Quindi 5mila euro per coprire le 4 settimane dell'esame della pratica di diritto d'asilo. Neanche in vacanza in un hotel a 5 stelle si spenderebbe tanto! 

Quattro settimane. Nella prima - si dice - "ci sarà, da remoto, l’esame della commissione territoriale d’asilo. In cinque giorni arriverà l’esito e per 14 varrà la possibilità di fare ricorso". 

Qui uno potrebbe essere contento, visto che finora ci vogliono mesi o addirittura anni per avere l'esito della domanda del diritto d'asilo. Ma in realtà questa riduzione dei tempi è al servizio della rapidità dei respingimenti. Con la crudele beffa che l'immigrato rischia di essere rinchiuso lo stesso in un Cpr per essere rimandato nel paese di provenienza o di transito, dopo aver pagato il pizzo di 5mila euro!


L’avvocato dell’Asgi, Salvatore Fachile. ha giustamente denunciato che questo provvedimento può costituire un precedente anche per gli italiani "in termini di riduzione di diritti e garanzie; del resto - dice - i migranti hanno fatto spesso da apripista per tutti gli altri". Vale a dire, si afferma con questa norma che solo chi ha i soldi può avere diritti, e che quindi i diritti te li devi pagare...! E questo via via si può estendere anche alle masse popolari italiane - e in parte - vedi la sanità - è già presente.

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