Salvini si gioca la carta dell’articolo 4 della legge costituzionale che “dice che se nel frattempo vengono sciolte le Camere” quella legge “entra in vigore nella legislatura successiva”. Tradotto: si può andare al voto subito, anche se viene approvato il taglio. Non entrerà in vigore ora, ma alla fine della prossima legislatura (teoricamente anche fra 5 anni).