La
notizia di oggi, arriva a poco più di un mese di distanza da un'altra
verità uscita allo scoperto e che fa accapponare la pelle per la
crudeltà degli episodi verificatisi nel carcere di Poggioreale a Napoli:
tre aguzzini sadici che di notte si divertono a inveire a suon di
percosse sui detenuti nella denominata "cella zero", lì fuori da occhi
indiscreti. Anche qui a far uscire il caso, sono state circa novanta
denunce per maltrattamenti subiti in carcere, denunce che tendono sempre
più a crescere e che ben danno l'idea di che tipo di luogo è, non nella
sua eccezionalità, quell'isituzione totale pensata ad arte con l'idea
di un luogo di punizione a 360 gradi. Se raramente episodi di questo
tipo escono allo scoperto, guadagnandosi così un piccolo posto nascosto
tra alcuni quotidiani, sempre più spesso essi rappresentano la prassi
quotidiana di comportamenti riprodotti dai secondini all'interno delle
carceri e non, come si vuol far credere, l'eccezionalità.
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