La polizia ha sparato numerosi colpi d'arma da fuoco questa
notte durante gli scontri tra manifestanti e poliziotti a Ferguson, in
Texas. Gli scontri sono avvenuti nel corso della manifestazione in
ricordo di Michael Brown, il giovane nero ucciso un anno fa da un agente
bianco in questa città del Missouri. Il clima era stato reso ancora più
rabbioso e pesante dall'ennesima uccisione di un giovane nero -
Christian Taylor - da parte di un poliziotto bianco due giorni ad
Arlington sempre in Texas. Almeno una persona è rimasta ferita, secondo
un primo bilancio.
Diverse raffiche di mitra sono risuonate intorno alle 23:15 ad un isolato a nord da dove i manifestanti avevano dato vita agli scontri. La polizia ha dichiarato che sono stati sparati "numerosi colpi d'arma da fuoco", mentre alcuni media locali hanno annunciato il trasferimento in ospedale di un manifestante. DeRay McKesson, uno dei leader della protesta, ha detto che lui e molti altri si sono messi al riparo dopo che erano stati sparati alcuni colpi: "Abbiamo sentito i proiettili che ronzavano attraverso l'aria". Un'ora dopo la sparatoria, decine di manifestanti e giornalisti sono stati rinchiusi dalla polizia nel parcheggio, ironia della sorte, della Ferguson Market & Liquor, il negozio davante al quale la polizia uccise Michael Brown.
Diverse raffiche di mitra sono risuonate intorno alle 23:15 ad un isolato a nord da dove i manifestanti avevano dato vita agli scontri. La polizia ha dichiarato che sono stati sparati "numerosi colpi d'arma da fuoco", mentre alcuni media locali hanno annunciato il trasferimento in ospedale di un manifestante. DeRay McKesson, uno dei leader della protesta, ha detto che lui e molti altri si sono messi al riparo dopo che erano stati sparati alcuni colpi: "Abbiamo sentito i proiettili che ronzavano attraverso l'aria". Un'ora dopo la sparatoria, decine di manifestanti e giornalisti sono stati rinchiusi dalla polizia nel parcheggio, ironia della sorte, della Ferguson Market & Liquor, il negozio davante al quale la polizia uccise Michael Brown.
L'America ieri ha ricordato Michael Brown, il giovane afroamericano ucciso un anno fa a Ferguson da un agente di polizia bianco. Nella cittadina del Missouri, vicino a St. Louis, in centinaia sono scesi in piazza per ricordare il ragazzo con un minuto di silenzio e una messa. Alcune proteste ci sono però state nella nottata di sabato, quando alcuni manifestanti davanti al Dipartimento di Polizia hanno mostrato una testa di maiale con inciso il nome del poliziotto che ha ucciso Brown.
Dall'inizio dell'anno ben 24 afroamericani sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco della polizia, uno ogni nove giorni. Il Washington Post, che ha pubblicato la macabra lista, sottolinea che per un nero le probabilità di morire per mano della polizia - anche se disarmato - sono sette volte più alte rispetto a un bianco.
A New York la manifestazione è stata a Brooklyn: 'Black Lives Matter' e 'Stop Killing Black People' (Basta uccidere neri) sono stati fra gli striscioni portati avanti dai manifestanti. Nelle ultime ore il movimento Black Lives Matter, nato proprio in seguito alla morte di Michael Brown, ha interrotto a Seattle un comizio di Bernie Sanders, il candidato democratico alla Casa Bianca. Un'interruzione fra le polemiche visto che Sanders è uno dei maggiori sostenitori del movimento.
Anche Barack Obama torna a parlare della questione razziale. In un'intervista a Npr, il presidente americano respinge l'accusa di non aver affrontato il tema del razzismo in modo appropriato durante il suo primo mandato per motivi politici. ''Se i fatti di Ferguson fossero accaduti durante i primi quattro anni alla Casa Bianca ne avrei parlato. Ma non c'è dubbio che dopo più di sei anni e mezzo in carica, mi è più facile destreggiarmi su più temi'' afferma Obama.
A un anno dall'uccisione di Michael Brown, l'uso eccessivo della forza da parte della polizia contro le minoranze è riemerso con il caso di Christian Taylor in Texas pochissimi giorni fa: anche questo ragazzo di 19 anni è stato ucciso da un agente. Le indagini per accertare la dinamica dei fatti sono già in corso con la collaborazione dell'Fbi.
Dall'inizio dell'anno ben 24 afroamericani sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco della polizia, uno ogni nove giorni. Il Washington Post, che ha pubblicato la macabra lista, sottolinea che per un nero le probabilità di morire per mano della polizia - anche se disarmato - sono sette volte più alte rispetto a un bianco.
A New York la manifestazione è stata a Brooklyn: 'Black Lives Matter' e 'Stop Killing Black People' (Basta uccidere neri) sono stati fra gli striscioni portati avanti dai manifestanti. Nelle ultime ore il movimento Black Lives Matter, nato proprio in seguito alla morte di Michael Brown, ha interrotto a Seattle un comizio di Bernie Sanders, il candidato democratico alla Casa Bianca. Un'interruzione fra le polemiche visto che Sanders è uno dei maggiori sostenitori del movimento.
Anche Barack Obama torna a parlare della questione razziale. In un'intervista a Npr, il presidente americano respinge l'accusa di non aver affrontato il tema del razzismo in modo appropriato durante il suo primo mandato per motivi politici. ''Se i fatti di Ferguson fossero accaduti durante i primi quattro anni alla Casa Bianca ne avrei parlato. Ma non c'è dubbio che dopo più di sei anni e mezzo in carica, mi è più facile destreggiarmi su più temi'' afferma Obama.
A un anno dall'uccisione di Michael Brown, l'uso eccessivo della forza da parte della polizia contro le minoranze è riemerso con il caso di Christian Taylor in Texas pochissimi giorni fa: anche questo ragazzo di 19 anni è stato ucciso da un agente. Le indagini per accertare la dinamica dei fatti sono già in corso con la collaborazione dell'Fbi.
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