sabato 7 ottobre 2023

pc 7 ottobre - TU su fondi alle scuole per viaggi alle foibe - Un breve commento sulla votazione

BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DELLE PROPRIE AZIONI

“Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare” è un passo famoso dei Promessi Sposi, l’opera sicuramente più conosciuta dello scrittore Alessandro Manzoni: si tratta di ciò che Don Abbondio confessa, davanti al cardinale Federico Borromeo, quando gli viene chiesto perché non si oppone attivamente alle malefatte dei bravi di Don Rodrigo.

Sono passati circa due secoli dalla stampa del volume – che tratta del periodo storico del 1600, ma con l’intento di descrivere la situazione del diciannovesimo secolo senza incorrere negli strali dei potenti del momento – ed è sempre di estrema attualità: basta modificare i nomi dei protagonisti, sostituendo quelli originali con alcuni attuali politicanti italiani.

Ultimo esempio, in ordine di tempo, è quanto accaduto al Senato della Repubblica martedì tre ottobre,

in occasione dell’approvazione del Testo Unificato numero 317.533.548, concernente alcune «modifiche alla legge 30 marzo 2004, n. 92, in materia di iniziative per la promozione della conoscenza della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata nelle giovani generazioni».

Per la precisione, come si può rintracciare sulla pagina ad hoc della su detta istituzione, si tratta della «istituzione di un fondo per promuovere e sostenere l’organizzazione da parte delle scuole secondarie di secondo grado di “Viaggi del ricordo nei luoghi delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e nelle terre di origine degli esuli”». 

Passando all’esito della votazione, esso trova approvazione con 147 voti favorevoli, zero contrari e due astenuti; questi ultimi sono dati dagli unici rappresentanti presenti, sui cinque nominati, della componente del Gruppo Misto denominata Alleanza Verdi Sinistra: lo svendolino Giuseppe De Cristofaro detto Peppe e l’ecologista Aurora Floridia.

Non entriamo nel merito della scelta della rappresentante di Europa Verde – che già in occasione dell’approvazione di una risoluzione sul presunto sterminio della popolazione ucraina, da parte della dirigenza sovietica negli anni 1932-33, aveva suscitato la nostra riprovazione – ma non possiamo esimerci dal contestare il comportamento dell’ex coordinatore dei Giovani Comunisti.

Se costui fosse stato un po’ meno pavido nel difendere la Storia – quella vera, non la versione fascioleghista della stessa – del confine orientale italiano, e quella sua personale, non si sarebbe limitato a non votare l’ennesima porcheria della compagine governativa; il fatto che, alla Camera alta, l’astensione equivalga alla contrarietà non può essere considerato un alibi: bisogna avere il coraggio delle proprie azioni. 

Bosio (Al), 07 ottobre 2023

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova 

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