Concentramento ore 17,00 in san Babila organizzato dalle Associazioni e dalle Comunità Palestinesi.
Per fermare la mano assassina di Israele!
Per un cessate il fuoco immediato e duraturo!
Per denunciare la complicità del governo Usa e Meloni-Salvini-Taiani!
Uno degli eserciti meglio armati al mondo sta compiendo con bombe e fame il GENOCIDIO del popolo Palestinese senza però riuscire ad annientarne l'orgoglio, la dignità e la legittima Resistenza.
A quasi 8 mesi dal 7 ottobre siamo arrivati a quasi
40.000 morti tra la popolazione civile palestinese a cui vanno aggiunte almeno
altre 10.000 donne, uomini, bambine e bambini eufemisticamente "dispersi" sotto le
macerie, calpestati dai carri armati e dalle ruspe, disintegrati dalle bombe
incendiarie e dal fosforo bianco, nascosti in fosse comuni esempio della
"civiltà sionista" e del suo "diritto alla difesa".
Ammazzati dalla fame, dalla mancanza di cure mediche, torturati a morte nei
centri di detenzione israeliane che hanno superato in ferocia il lager Usa di
Abu Ghraib in Iraq.
Assassinati dai progrom sionisti in Cisgiordania per impossessarsi di terra Palestinese.
Come ormai noto, l'organizzazione Save the Children ha
calcolato per difetto, qualcosa come 21.000 bambini/e tra quelli dei quali si
sono recuperati i cadaveri spesso irriconoscibili e le altre e gli altri dei
quali si è persa ogni traccia. E' salito inoltre a 19.000 il numero di bambine e
bambini che hanno perso almeno un genitore.
Solo elencare questi numeri dovrebbe far
rabbrividire ogni essere umano capace di provare empatia.
La stessa ipocrita e patetica Onu, in uno dei rari momenti in cui è scossa da
un sussulto di rispetto della verità, ha appena inserito Israele,
nell'assordante vergognoso silenzio dei media, nella black list, la lista nera
degli stati e dei gruppi armati che abbiano commesso gravi violazioni
contro i bambini nelle aree di guerra.
Questa è la naturale concretizzazione della strategia sionista di
colonizzazione dell’intera Palestina da Gaza alla Cisgiordania.
La stessa
Cisgiordania, i cosiddetti “Territori occupati” come da definizione dell’Onu,
viene infatti ormai pubblicamente definita Giudea (nome biblico) dai ministri
del governo Netanyahu in ossequio agli insegnamenti suprematisti e razzisti del
sionismo nell’applicazione della pulizia etnica in ogni angolo di terra
palestinese.
Pur nelle differenti condizioni geo politiche e senza
alcuna estremizzazione possiamo ormai parlare di una sovrapposizione ideologica
di ruoli e di pratiche tra l’esercito
dei tagliagole dell’Isis e lo stato sionista. Una differenza riscontrabile tra le
pratiche più ferocemente arcaiche dei primi e invece più scientificamente e
modernamente applicate dei secondi.
Noi non siamo credenti e abbiamo fatto nostro il
materialismo storico come chiave interpretativa sia delle contraddizioni
strutturali che del rapporto tra queste e quelle sovrastrutturali ma, quando la propria confessione religiosa e i crimini che questa
impone per il raggiungimento dell’egemonia economica, religiosa e culturale
diventano legge di stato, quando le religioni non si connotano e non interpretano l'aspirazione alla pace tra
i popoli, tutte le religioni nessuna esclusa, ebraismo, islam, cattolicesimo, buddhismo e induismo e
diventano strumento di violenza suprematista, allora l’umanità ha compiuto un ulteriore passo
in avanti verso la barbarie.
Un pezzo di disumanità in più in un mondo che già sta precipitando
su in un piano inclinato verso una guerra mondiale per gli interessi economici dei
diversi imperialismi che si contendono l’egemonia economica, politica e
militare sull’intero pianeta.
E questo scontro tra blocchi e la difesa dei propri alleati è il quadro che permette l'intoccabilità di Israele, che concede l'impunità per ogni crimine e permette ad Israele di concretizzare la sua politica genocida, la sua soluzione finale del popolo Palestinese.
E' la protezione dell'imperialismo Usa che sta permettendo all'entità sionista-Israele di commettere ogni tipo di barbarie.
E' l'ombrello economico/politico/militare Usa, a cui l'Italia si allinea con l'invio di armi e la protezione nelle sedi internazionali votando contro ogni risoluzione di condanna per i crimini Israeliani e contro il riconoscimento, già sufficientemente ipocrita, di un possibile stato Palestinese, che permette ad Israele di portare a termine il genocidio Palestinese.
Ma a proposito di questo vogliamo ricordare come aggiornamento che, dopo il riconoscimento di Spagna Irlanda e Norvegia di uno "Stato Palestinese", il ministro dell' estrema destra sionista Bezalel Smotrich stia battendo i pugni sul tavolo per un'immediata ritorsione chiedendo al collega nazista Netanyahu la costruzione di una nuova colonia in Cisgiordania “per ogni Paese che riconosca unilateralmente uno Stato palestinese”.
Nuove colonie, nuova pagine di pulizia etnica che si aggiungerebbero a quelle dei 18 paesi palestinesi di cui si sono già impadroniti coloni armati con licenza di uccidere protetti dalla banda terrorista sionista rappresentata dall' IDF.
Questa è la foto di Israele sotto gli occhi del mondo intero.
Una storia quotidiana di violenze indicibili che ci dice come l'entità sionista Israele sta investendo e consumando ogni risorsa, anche di "rispetto e considerazione nel mondo", nell'eliminazione di ogni possibile identità Palestinese.
Prendiamo ancora una volta in prestito la esplicita frase del grande scrittore Palestinese Eward Said : "La tragedia di essere vittime delle vittime" per denunciare l'utilizzo strumentale della tragedia storica dell'Olocausto come giustificazione di un Genocidio.
Un utilizzo strumentale portato all'estremo con l'equiparazione antisemitismo e antisionismo.
Una criminale e distorta sovrapposizione di significato e di ruolo tra ebraismo e sionismo, denunciata e sconfessata da decine di migliaia di credenti ebrei in ogni parte del mondo, dagli Usa alla stessa Israele. Ebrei che dicono e scrivono sui loro cartelli "not in our name" denunciando il Genocidio in corso.
Perchè il problema, il nucleo centrale della violenza genocida non ha nulla a che fare con le diverse confessioni religiose, ebraica, musulmana o cattolica, se non come arma identitaria e settaria contro il "nemico", come anche crediamo sia errato perchè falso e strumentale affermare che il problema sia il governo del terrorista Netanyahu.
PERCHE' IL NODO CENTRALE SUL QUALE SI INNESTA OGNI CONTRADDIZIONE E' IL SIONISMO.
Sionismo che significa l'appropriazione di terra, acqua e vita di un altro popolo, che significa colonialismo con il suo portato di disumanità, di razzismo e fondamentalismo suprematista ebraico.
Un miscuglio perverso di assoluto settarismo e suprematismo religioso insieme ad una precisa strategia economico/politica di espanSionismo coloniale fino alla conquista dell'intera Palestina annientando, subordinando o scacciando il popolo Palestinese nelle sue componenti islamiche e cattoliche come anche ebraiche che si non riconoscono nel suprematismo ebraico e nel sionismo.
Crediamo importante sottolinearlo perchè è su questo che si basa ogni miserabile campagna di diffamazione nei confronti della solidarietà al popolo Palestinese e approfittiamo per affermare ancora una volta ciò che tutte e tutti sanno e cioè che che le piazze della solidarietà sono piazze antifasciste, antinaziste, antirazziste, antinegazioniste dell'Olocausto e insieme antisioniste perchè componenti della stessa lotta per l'uguaglianza sociale e della solidarietà di classe senza alcuna discriminazione basata sulla religione, sesso, colore della pelle o luogo di provenienza.
Alla luce di questo assunto sarebbero risibili se non fossero cosi gravi le dichiarazioni rese dal ministro Piantedosi che glissano sulla subcultura e sugli slogan esplicitamente filo-nazisti e filofascisti dell'organizzazione giovanile, i nuovi balilla, di FdI per accusare le piazze della solidarietà alla Palestina di antisemitismo.
Tutto questo la dice lunga come si sia toccato un nervo scoperto, come si sia scoperchiata la pentola piena degli scarti della storia e della merda sub-culturale fascista che innerva la struttura sub-ideologica del partito maggioranza di governo. Come anche sono esplicite le dichiarazioni fotocopia delle comunità ebraiche romana e milanese disposte a dimenticarsi l'enorme disumanità dell'Olocausto, costata milioni di vittime alla popolazione ebraica, pur di giustificare il Genocidio palestinese in corso assolvendo politicamente gli alleati e i complici italiani.
Di fronte a tutto questo la mobilitazione deve continuare per contrapporre alla violenza sionista il sogno e la prospettiva, verso cui indirizzare ogni sforzo, di una Palestina Libera dal sionismo con Gerusalemme come capitale, cuore delle tre religioni monoteiste.
Una Palestina Libera, laica e senza più disuguaglianze prodotta da un processo di libera Autodeterminazione senza alcuna ingerenza delle potenze del blocco atlantico o dei potentati regionali.
Un' unica terra di pace e di convivenza tra donne e uomini di fedi religiose diverse ma uniti dal principio dell'uguaglianza e della solidarietà.
FERMIAMO LA GUERRA SUBITO!
PER UN CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO E PERMANENTE!
Per il ritorno dei profughi e la liberazione di ogni prigioniero/a.
Per il diritto ad esistere e a resistere del popolo Palestinese!
Le compagne e i compagni del Csa Vittoria
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