A fianco di Luigi e di chi lotta contro la guerra ...
Solidarietà a Luigi Borrelli,
delegato Usb, Rsu e Rls che, il 9 luglio, ha ricevuto una contestazione
disciplinare dalla Gda Handling, società di assistenza a terra dei
velivoli nell'aeroporto civile di Montichiari (Bs), con l'accusa di aver
reso pubblica la notizia del passaggio di missili previsto per il 25
giugno e aver rivendicato il rifiuto di movimentare le armi nel Convegno
tenuto l'11 giugno, promosso per discutere delle tutele giuridiche dei
lavoratori che non vogliano collaborare con attività connesse con la
guerra.
All'aeroporto di Montichiari
era stato indetto uno sciopero e una manifestazione per il 25 giugno, a
seguito dell'annuncio di un aereo carico di armi, sciopero poi revocato
per aver ottenuto la cancellazione del volo. La Commissione di Garanzia
era intervenuta con il divieto di sciopero, inquadrando il trasporto di
armi nei servizi essenziali anche nell'aeroporto civile!
La colpa di Luigi è essere un
delegato impegnato nella sicurezza sul lavoro, contro il trasporto di
materiale bellico. Per questo ha ricevuto, per ritorsione, numerose
sanzioni con sospensione dal servizio. E non si è fatto fermare dalla
repressione, dalla paura, dalle intimidazioni.
... e per la sicurezza dentro e fuori i posti di lavoro
Un'altra guerra non dichiarata
è in corso: quella che produce migliaia di morti sul (e da) lavoro,
infortuni invalidanti, stragi ambientali e industriali: il 25 luglio a
Napoli sono morti Vincenzo (54 anni), Luigi (67 anni) e Ciro (62 anni,
l'unico con regolare contratto), precipitando da 20 metri dopo il
ribaltamento del cestello elevatore. E nella mattina, a Bagnolo Mella,
in provincia di Brescia, moriva Luciano, 69 anni, schiacciato dal
muletto che conduceva in un centro commerciale.
Sicari diversi, stesso
mandante: il barbaro sistema capitalista per cui, in nome del profitto,
la vita dei popoli oppressi, dei lavoratori e delle lavoratrici, non
vale niente.
Siamo a fianco di Luigi e di
tutti i lavoratori e le lavoratrici che, nelle scuole nei posti di
lavoro, si rifiutano di “contribuire”, direttamente o meno, alla
militarizzazione, alle guerre in corso nel mondo, alle politiche
colonialiste, al genocidio in Palestina.
E’ ecessario che più
lavoratori e lavoratrici si uniscano a questa battaglia che si può e si
deve fare. Dobbiamo sforzarci di più per unire le forze al fine di
sviluppare la solidarietà, elemento essenziale per non far sentire solo e
abbandonato chi lotta.
30 luglio 2025
- Ferrovier* contro la guerra
- Osservatorio contro la militarizzazione nelle scuole e università
- Coordinamento 12 ottobre PER la salute e la sicurezza/Contro la repressione
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