domenica 27 luglio 2025

GAZA. La Handala assaltata dalla Marina israeliana in acque internazionali


 COMUNICATO

La Freedom Flotilla Coalition conferma che la nave civile Handala, in navigazione per rompere l’illegale e genocida blocco imposto da Israele alla popolazione palestinese di Gaza, è stata violentemente intercettata dalle forze militari israeliane in acque internazionali, a circa quaranta miglia nautiche dalla costa.

Alle ore 11.43 (le 10.43 in Italia) le forze di occupazione hanno disattivato le telecamere a bordo della Handala e ogni comunicazione con l’equipaggio è stata interrotta. La nave, disarmata e impegnata in una missione umanitaria, trasportava beni di prima necessità destinati alla popolazione civile: latte in polvere per neonati, pannolini, alimenti e medicinali.

L’intero carico era di natura civile e non militare, destinato alla distribuzione diretta ad una popolazione stremata dalla fame indotta e dal collasso sanitario provocato dal blocco.

A bordo della Handala si trovavano 21 civili provenienti da 12 Paesi, tra cui parlamentari, avvocatə, giornalistə, sindacalisti, ambientalisti e difensorə dei diritti umani.

Aggiornamento legale sul caso degli attivisti che si trovavano a bordo della nave Handala

Fonte: Adalah Legal Center

Gli avvocati del team legale Adalah hanno incontrato 17 dei 21 attivisti detenuti presso il porto di

Ashdod r nella vicina stazione di polizia israeliana.

Secondo le loro dichiarazioni, tutti si trovano in condizioni relativamente buone. 

Le autorità israeliane stanno gestendo la loro custodia come se avessero fatto ingresso illegale nel Paese, insomma li hanno accusati di immigrazione clandestina, nonostante siano stati rapiti, prelevati con la forza da acque internazionali e condotti in Israele contro la loro volontà. 

A ciascun attivista sono state presentate due opzioni:

Accettare la cosiddetta “deportazione volontaria”,

Oppure rimanere in detenzione e comparire davanti a un tribunale per la revisione della detenzione, in vista comunque della deportazione.

Attivisti che hanno accettato la deportazione e sono in procinto di essere espulsi e deportati da Israele nelle prossime ore: Antonio Mazzeo (Italia) - Gabrielle Cathala (Francia) - Jacob Berger (Stati Uniti)

Attivisti che hanno rifiutato di firmare l’ordine di deportazione volontaria: Rimangono in custodia e verranno presentati a un tribunale israeliano per la revisione della legittimità della loro detenzione: Braedon Peluso (Stati Uniti) - Robert Martin (Australia) - Tania (Tan) Safi (Australia) . Justine Kempf (Francia) - Emma Fourreau (Francia/Svezia) - Antonio La Picirella (Italia) - Christian Smalls (Stati Uniti) - Chloé Fiona Ludden (Regno Unito/Francia) - Sergio Toribio Sanchez (Spagna) - Vigdis Bjorvand (Norvegia) - Hatem Aouini (Tunisia) - Santiago González Vallejo (Spagna)

Cittadini con doppia cittadinanza israeliana e statunitense: Huwaida Arraf - Bob Suberi

Sono stati interrogati dalla polizia israeliana, rilasciati dalla custodia e attualmente si trovano con il team legale di Adalah.

Attivisti non ancora incontrati da Adalah, perché rappresentati da avvocati privati: Ange Sahuquet (Francia) - Frank Romano (Stati Uniti/Francia) - Mohamed El Bakkali (Marocco, giornalista Al Jazeera) - Waad Al Musa (Stati Uniti/Iraq, cameraman Al Jazeera)

Nessun commento:

Posta un commento