lunedì 31 luglio 2023

pc 31 luglio - Fincantieri sempre più al centro del riarmo dell’imperialismo italiano

Mentre nei cantieri navali di Palermo è attualmente in allestimento per la sua missione militare davanti le coste della Cina la Portaerei Cavour, è in corso la costruzione di sottomarini di ultima generazione per il Ministero della Difesa. Insomma, la Fincantieri (in stretta collaborazione con la Leonardo, tutte e due le aziende di fatto nelle mani dello Stato italiano) è sempre più al centro del riarmo dell’imperialismo italiano.

La “spesa navale”, con i relativi ricavi in crescita, vista dalla Fincantieri, infatti, dovrebbe crescere nel “post Ucraina” (dando per scontato che ci sarà un post Ucraina), ricavi, cioè profitti, “trainati da programmi di svecchiamento e ampliamento della flotta della Marina Italiana e dalla US Navy, (per la quale, come noto, il gruppo sta costruendo il programma Constellation di fregate di ultima generazione), nonché dallo sviluppo di nuovi progetti per i mercati esteri accessibili.”

“Mercati accessibili” significa quei mercati, e cioè quei Paesi, per i quali si fa una sfrenata concorrenza con altri produttori di armi. E su questo l’attuale amministratore delegato della Fincantieri, Folgiero (mentre come presidente è stato nominato un generale, Graziano!) ha voluto rimarcare innanzi tutto la volontà del gruppo di posizionarsi sul dominio dei sottomarini (proprio così), spiegando, con linguaggio moderno fascista, che si tratta di: “un mercato diviso in due, sommergibili nucleari e sottomarini tradizionali.” In questi “siamo tra i primi produttori al mondo. Abbiamo studiato la nostra sovranità tecnologica, mediamente il nostro controllo è di circa il 30% e quindi in questo specifico settore abbiamo uno sbilanciamento molto spinto verso l'esterno”. Insomma, come si vede si parla apertamente di mercati da “conquistare” per vendere i propri prodotti di morte.


Sottomarini di nuova generazione, quindi, che fanno parte di un programma che si chiama U212NFS (Near Future Submarine) e che è stato firmato dalla Fincantieri con la Occar (Organizzazione congiunta per la cooperazione negli armamenti di cui fanno parte Italia, Francia, Germania, Spagna,

Regno Unito, Belgio). Il Parlamento italiano ha già approvato!

Quanto costa (anzi dovrebbe come dice il quotidiano dei padroni, Il Sole 24 Ore del 1giugno da cui sono tratte queste informazioni, visto che strada facendo i costi aumentano), questo programma di riarmamento navale?

“La prima tranche del programma NFS è stata contrattualizzata nel 2021 e riguardava l'acquisizione dei primi due sottomarini con il relativo supporto logistico per un esborso pari a 1,35 miliardi di euro e con consegna prevista nel 2027 e nel 2029 … Secondo le stime della Difesa, l'intero programma, comprensivo anche dell'esercizio dell'opzione per il terzo o quarto battello, dovrebbe costare attorno ai 2,68 miliardi di euro (il terzo tassello supera, riferiscono fonti di mercato, i 600 milioni di euro). Nell'ultimo documento programmatico pluriennale della Difesa 2022-2024, alla voce “U212NFS” è previsto uno stanziamento di circa un miliardo di euro dal 2022 al 2027, ai quali si aggiungono poi altri 823,4 milioni di euro dal 2028 al 2036 (anno di completamento del programma).”

Piani di guerra e spese senza limiti! Le industrie di Stato messe al servizio della partecipazione dell’imperialismo italiano alla guerra interimperialista, per interposta persona, in corso in Ucraina, a quelle meno note in giro per il mondo, e che si prepara ad una possibile nuova guerra mondiale.

È necessario organizzare la lotta contro la guerra e il governo Meloni che copre con la retorica moderno fascista questo tipo di “commercio” e porta avanti a grandi passi i “progetti” dell’imperialismo italiano.

E' il tempo” come abbiamo detto in un altro articolo di questo blog a proposito della visita della Meloni negli USA “della lotta contro la nostra borghesia imperialista e contro le forme in cui esercita il suo dominio (Stato, governi), dell'unità delle forze e delle realtà che si oppongono alla guerra, della liquidazione di chi tra le nostre file devia le energie proletarie e rivoluzionarie e non le organizza contro il nostro imperialismo, della solidarietà internazionalista, per combattere e rovesciare il nostro governo, questo governo, nemico dei lavoratori, delle masse e dei popoli oppressi."

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