mercoledì 1 settembre 2021

Sindacato di classe - Dalla Dalmine Bergamo un primo volantino

PER LA PARTECIPAZIONE DEGLI OPERAI ORGANIZZATI, NELLA DIFESA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA A TUTTI I LIVELLI

Noi siamo dall'inizio per la vaccinazione obbligatoria.

Con il necessario rigore scientifico e accertamenti medici per i casi particolari.

Siamo contrari agli attuali scioperi e manifestazioni sul green pass che non rivendichino l'obbligatorietà del vaccino; chi non dice che bisognava e bisogna organizzare la vaccinazione obbligatoria a fronte di una pandemia, ha comunque posizioni da no vax.

Il movimento no vax è reazionario e fascista, sfrutta anche qualunquismo e individualismo presenti tra le masse, e nel suo insieme fa inevitabilmente capo a Salvini/Meloni.

Il green pass è una misura del governo per cercare di recuperare ciò che non ha voluto fare dall'inizio, affidandosi ora a controlli confusi e arbitrari, è una misura per correre ai ripari ipocritamente. Ma sia chiaro: contro il green pass sono in primis buona parte dei ristoratori, commercianti e bottegai perchè lo vedono come ostacolo ai loro guadagni.

Viene usato il concetto di libertà in una becera dimensione qualunquista, individualista, anarchica

nell'accezione peggiore del termine, ognuno diventa medico di sè' stesso, "non mi faccio il vaccino perchè sperimentano il farmaco sulle nostre vite", si torna facilmente a discorsi "complottisti"... e i social ancora una volta la fanno da padrone, buttando bellamente a mare scienza, dati, rapporto vaccinazioni e morti; ecc.

Ci sono lavoratori, giovani, ecc che più che essere No Vax convinti non si vaccinano perchè hanno paura degli effetti collaterali, paura dettata soprattutto dalla campagna mediatica terroristica e di disinformazione dei media, con i vari virologi di turno, oggi divenuti personaggi televisivi 24 ore su 24 che hanno versioni contrastanti che confondono, e dalla campagna del governo Draghi che non ha potenziato un bel niente in termini di ospedali, scuole, dei medici di base, che alcuni pur volendo restano allo sbando, senza strumenti e ostacolati a agire diversamente.

Occorre sicuramente tanto lavoro per un confronto con tutti i lavoratori confusi, dubbiosi, ma i no vax convinti vanno contrastati. In realtà usano tali argomentazioni per fregarsene degli altri, e neanche lottano contro l'azione del governo, dello Stato, perchè solo in una logica sociale, non individualista, si possono e si devono fare le battaglie.

E questo non si deve delegare certo al governo, allo Stato responsabile di aver trasformato la pandemia in strage; lo devono fare i lavoratori e lavoratrici d'avanguardia, combattivi, i sindacati di classe, chiamando in questa battaglia medici, scienziati.

Oggi in fabbrica c’è risentimento tra gli operai, per come è stata trattata la questione mensa/vaccini. Giusto. Un annuncio a fine luglio, venti giorni di vuoto, regna l’incertezza e lo scaricabarile. È il segno che in fabbrica viene sempre prima la produzione. Come all’inizio della pandemia.

Ma non basta. Senza la partecipazione, l’intervento organizzato degli operai, le soluzioni oltre che tardive, saranno a garanzia solo della produzione, non avranno al centro la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Come non vedere che di green pass in mensa ne parlano solo per il timore di avere ostacoli al regolare lavoro delle linee, quando il distanziamento realizzato nella mensa, non ha molto di differente alle condizioni che normalmente si verificano, da un anno a questa parte, dentro ai reparti?

SLAI COBAS per il sindacato di classe

via Marconi 1 Dalmine 3397313300 sindacatodiclasse@gmail.com

fip25.8.21

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