giovedì 6 maggio 2021

pc 6 maggio - La Regione Lombardia, invece che mettere in sicurezza le scuole e gli studenti, finanzia con 50 mila euro un progetto di FdI per commemorare dei fascisti!

Un'operazione revisionista, di apologia del fascismo, fatta con soldi pubblici sottratti agli studenti, che non deve passare. Il criminale sistema della Lega + FdI che ha trasformato in strage l'emergenza sanitaria dev'essere rovesciato!

Il piano, finanziato con €50.000 di soldi pubblici, prevede di portare nelle scuole secondarie della Lombardia la vicenda di Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi. Per Fratelli d’Italia sarebbero emblemi per spiegare alle giovani generazioni gli anni di piombo. Con il sostegno del sindaco di Milano, Sala, sempre presente alle commemorazioni revisioniste che, con la pacificazione, hanno come obiettivo la criminalizzazione dell'antifascismo e la riabilitazione dei fascisti.

Regione Lombardia vuole portare nelle scuole ‘progetti e iniziative per la ricorrenza della morte’ di Ramelli e Pedenovi

businessinsider

28/04/2021 Milano, un migliaio di militanti di estrema destra si sono ritrovati in Via Paladini per commemorare l'anniversario della morte di Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, aggredito da un gruppo di estrema sinistra nel 1975.

Mentre le indecenti immagini del triplo saluto romano – con il quale i neofascisti milanesi il 29 aprile

scorso invocavano il “presente” per il camerata Sergio Ramelli in via Paladini – postate dal giornalista Fabian Eberhard facevano il giro del web, suscitando un’ondata di indignazione, in Regione Lombardia ci si impegnava a portare la vicenda di Ramelli ed Enrico Pedenovi nelle scuole secondarie della Lombardia. Per Fratelli d’Italia, infatti, sarebbero emblemi per spiegare alle giovani generazioni gli anni di piombo.

Un’iniziativa lanciata da Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, che il 4 maggio interrogava la giunta per sapere che fine avesse fatto il suo piano di «progetti e iniziative nelle scuole lombarde per la ricorrenza della morte di Sergio Ramelli e dell’avvocato Enrico Pedenovi». Un progetto «discusso e approvato in Regione ormai due anni e mezzo fa», scrive Lucente, finanziato con ben 50 mila euro pubblici «per la realizzazione di progetti con le scuole secondarie di secondo grado. Lo stanziamento aveva fatto seguito alla mozione (approvata in Consiglio) che avevo presentato nel giugno 2018 per introdurre nelle scuole uno spazio dedicato a Ramelli, a Pedenovi e agli Anni di Piombo, perché purtroppo ancora molti giovani non sono a conoscenza di quello che successe».

All’interrogazione di Lucente ha risposto l’assessore regionale all’Istruzione e Innovazione, Fabrizio Sala, il quale si è impegnato a portare avanti «questo intento nel prossimo futuro», valutando la modalità insieme al Consiglio, magari con un protocollo d’intesa.

Del resto Lucente è uno dei più attivi promotori della doppia commemorazione che ogni anno, il 29 aprile, indigna gli antifascisti milanesi. Quando oltre allo studente del Fronte della Gioventù morto il 29 aprile 1975 dopo un’aggressione da parte di esponenti di Avanguardia Operaia, vengono ricordati anche Carlo Borsani, fascista ucciso dai partigiani il 29 aprile del 1945, e Pedenovi, consigliere provinciale dell’MSI assassinato il 29 aprile del 1976.

Lucente c’era il 29 aprile scorso, per esempio, accompagnato dalla new entry di Fratelli d’Italia, Patrizia Baffi (ex Italia Viva), quando dichiarava soddisfatto: «Abbiamo portato il nostro saluto a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi. Il ricordo di Sergio, massacrato a colpi di chiave inglese da esponenti di Avanguardia operaia, e di Enrico, ucciso da un commando di Prima Linea, non si affievolisce negli anni, ma anzi viene tramandato anche alle generazioni più giovani. Oggi ai Giardini Ramelli e in via Lombardia c’erano tantissimi ragazzi e questo è sempre bello, perché saranno loro domani a conservare la memoria di quello che successe».  Una memoria non certo condivisa.

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