domenica 8 settembre 2019

pc 8 settembre - "NUOVO" GOVERNO: LE DIFFERENZE CHE NON CI SONO: PER I MIGRANTI RESTANO I PORTI CHIUSI

«Abbiamo chiesto al ministero dell'Interno - dicono i capi della nave umanitaria Alan Kurdi - se ora che l'Italia ha un nuovo governo il cosiddetto decreto Salvini sia ancora valido. E il ministero, in tarda mattinata, ce lo ha confermato"
I DECRETI SICUREZZA SALVINI RESTANO ECCOME!
Il nuovo ministro Lamorgese non fa per ora che raccogliere la merda lasciata da Salvini, in nome di "un'opinione pubblica schierata sul tema dell'immigrazione", opinione che viene strumentalmente amplificata, che è stata incentivata dalla propaganda fascio-razzista, e che ora viene "accarezzata" dal "nuovo" governo, invece che contrastata con atti diversi.

Siamo nel continuismo della violazione della Costituzione, delle norme internazionali, delle leggi della navigazione. 

Ciò che è variato sembra solo un maggior spazio alla politica populista da "ingannapopolo": si mantengono i porti chiusi ma... - come viene detto - con "più umanità" (?), analizzando
volta per volta i casi, a seconda della situazione"Intanto le navi e gli uomini, donne, bambini che scappano dai lager libici aspettino la revisione del Trattato di Dublino (che impone al Paese di primo arrivo di farsi carico dei migranti sbarcati). 
Ancora una volta sulla vita dei migranti si gioca lo scontro con gli altri paesi imperialisti europei e l'"equilibrio" tra 5stelle (che ha firmato entrambi i decreti sicurezza e quindi non può fare plateali passi indietro) e il PD (che con Minniti aveva già aperto la strada verso i "porti chiusi").

La neo Ministra si è anche presto dimenticata delle sue critiche alle ordinanze ordinanze anti-migranti dei sindaci leghisti: «È importante accettare la diversità, che è ricchezza e procedere con l'integrazione. Io dico che bisogna accogliere nelle regole e non respingere il diverso che può essere un arricchimento per il territorio». 
Anche sugli stessi interventi che tengano conto dei "rilievi" di Mattarella (generici o formali e che comunque non cambiano la sostanza) che riguardano solo il quantum delle multe alle navi: «la necessaria proporzionalità tra sanzioni e comportamenti» e una minore stretta sui richiedenti asilo, per rispettare «gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato», Lamorgese ora dice che queste modifiche non "accadranno il tempi stretti", "è certo - scrive la stampa - che la revisione al decreto sicurezza bis non sarà all'ordine del giorno del prossimo consiglio dei ministri. E neppure di quello successivo". Motivo: evitare "strappi" troppo forti con la politica di Salvini.

Unica differenza con il precedente governo è che tutto questo "sarà gestito senza personalismi e proclami, sempre di concerto con il presidente Conte". Dovrebbero essere soddisfatti i migranti, mentre aspetteranno ancora settimane, mesi in mare...

Quindi, si cambia per non cambiare niente. Ci siamo liberati di Salvini, ma il salvinismo resta, cacciato dalla porta rientra dalla finestra (e il Salvini in carne ed ossa ne farà ben frutto). 

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