martedì 4 luglio 2017
pc 4 luglio - Il governo e i suoi ministri: Uomini che odiano le Donne
I ministri sul palco e le donne «ombrelline»: polemiche sul convegno in Abruzzo
Raffaella Cagnazzo@rafficagnazzo
È finita tra le polemiche Fonderia Abruzzo, il laboratorio di idee e visioni per il futuro della Regione in Europa. A scatenare commenti social (e non solo) è stata un’immagine della tavola rotonda con il ministro alla Coesione territoriale Claudio De Vincenti e il governatore della Regione, Luciano D’Alfonso: sul palco, dietro i leader, sei ragazze che tenevano ombrelli per proteggere i relatori da sole e pioggia. Una fotografia che ha scatenato aspre polemiche sulla parità di genere.
Le polemiche social
«Ragazze in funzione parasole e parapioggia che agevolano il dibattito di uomini beatamente seduti» si legge su Facebook: una descrizione che traduce in parole quello che l’immagine fa vedere della giornata di Sulmona. «Ma dove vogliamo arrivare?» si chiede sui social Alexandra Coppola, dirigente regionale del Pd, parlando di «immagini raccapriccianti. Mi fanno male vederle» commenta, parlando di messaggio maschilista. «Ma quello che fa più rabbia» commentano altre utenti, è vedere «quelle ragazze che si sono prestate a fare una cosa del genere!». Rabbia, ma anche sconforto per quella che viene definita una «mancanza di dignità».
Il governatore: «Critiche fuori luogo»
Nulla di tutto ciò risponde Fabrizio Santamaita, portavoce del Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, che in un post sulla pagina Facebook del Governatore prova a spiegare il presunto “caso degli ombrelli” e parla di «una boutade estiva giustificabile solo da una domenica senza la possibilità di andare in spiaggia». E precisa: «È stato necessario l’improvviso utilizzo di ombrelli per riparare i relatori dalla pioggia (al mattino) e dal sole (nel pomeriggio) poiché il palco era scoperto. Non appena si è verificata l’emergenza, alcuni volontari dotati di ombrello si sono attivati autonomamente». Volontari che, per puro caso -dice Santamaita-, erano solo ragazze. «La natura della polemica è lampante. I commenti di chi ha visto in questa vicenda un affronto alla parità di genere sono davvero fuori luogo o comunque frutto di disinformazione» scrive ancora. Nessuna premeditazione quindi, nessuna questione di genere.
Una gaffe che apre la discussione sulla questione di genere
Eppure le polemiche e le critiche per l’immagine trasmessa non si placano. «Inaccettabile», «Senza parole...», «Roba di un altro secolo», «Vergognoso» e ancora: «È una questione di garbo, un garbo che è chiaramente mancato» commenta un’altra utente di Facebook. Si parla di scandalo, di immagine che non rende onore al tema del dibattito; si parla di “ombrelline” che richiamano alla mente le ragazze che affiancano i piloti nel pre-gara del Motomondiale, si assimilano le volontarie alle “letterine” o “meteorine”. Ma qualcuno prova anche a dubitare: «Ci si ostina a vedere qualcosa che forse non c’è». E forse, dietro la scelta di utilizzare ragazze per riparare il ministro il governatore e gli altri relatori, c’è stata una scelta a far salire quelle ragazze sul palco fatta con leggerezza, una gaffe che spiega però quanto ancora ci sia da lavorare su pari opportunità e tematiche di genere.
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