Appello di Davide Rosci e Mauro Gentile
Davide Rosci e Mauro Gentile, compagni condannati per i fatti del 15 ottobre 2011 a Roma
,
lanciano un appello per una assemblea nazionale contro la repressione e
per l’abolizione del Codice Rocco da tenersi a Teramo il 20 dicembre
2014
*** *** ***
Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito pressoché inermi ad uno dei più grandi e gravi attacchi repressivi
mai
attuati nei confronti dei movimenti di lotta sociale e le 17.000
denunce, censite dall’Osservatorio sulla Repressione, stanno lì a
certificarlo. Consapevoli che il tempo dell’attesa sia da tempo scaduto
di seguito lanciamo il nostro appello.
Il processo per gli scontri di
Roma
del 15 ottobre 2011, che ci vede inquisiti, riporta alla memoria il
procedimento per i fatti del G8 di Genova del 2001. Allora come oggi le
modalità politico-giuridiche avanzate ai danni dei manifestanti
risultano essere sempre le stesse ed infatti, grazie ad un aborto
legislativo di epoca fascista, chiamato reato di Devastazione e
Saccheggio, questo Stato di Polizia è riuscito nel suo becero intento di
ottenere pene esemplari contro i manifestanti e impunità per se stesso
attraverso abili operazioni di copertura e depistaggio.
Genova, così come
Roma
,
rappresenta una ferita ancora aperta e gli ultimi pretestuosi attacchi
portati avanti ai danni dei fratelli e delle sorelle NO TAV, contro i
compagni del movimento di lotta per la casa e le organizzazioni popolari
e operaie rendono questa ferita ancora più profonda.
E’ inutile oggi girarci attorno o continuare a scrivere
analisi
fine a se stesse dopo che i resistenti vengono arrestati, è giunto il
momento di reagire e per farlo dobbiamo essere uniti e decisi. E’
pertanto arrivato il tempo di aprirci tutti ad un confronto propositivo
perché la fase storica che stiamo attraversando chiede, oggi come non
mai, una concreta e condivisa strategia di lotta politica, una strategia
da pianificare nell’immediato che porti alla nascita di un fronte
unitario antifascista capace a fatti, e non a parole, di combattere la
repressione e quindi abolire l’ariete legale dei padroni, il Codice
Rocco, che via via che avanza la crisi viene sempre più spesso
utilizzato. Non c’è più tempo da perdere!
Attraverso questo appello vogliamo esprimere un pensiero di
autocritica che dovrebbe accomunare tutti/e e dire che, fatta eccezione
della strenua e salda resistenza che il movimento NO TAV è stata capace
di esprimere, le restanti realtà conflittuali hanno purtroppo perso la
sfida nei confronti dell’apparato repressivo statale perché incapace di
mobilitarsi unitariamente.
A riguardo è emblematico il caso del processo per i fatti del G8 di
Genova del 2001 dove il movimento, allora forte di numeri e strutture
organizzative, non riuscì a dare quella indispensabile risposta perché
diviso da una condotta settaria e disfattista figlia di deleterie ed
eterne divisioni.
Badate bene, noi non intendiamo additare nessuno, sappiamo benissimo
quanto sia difficile trovare la giusta quadratura fra realtà tra loro
differenti, ma crediamo fermamente che continuare lungo questa suicida
strada ci vedrà inevitabilmente sconfitti così come crediamo che tali
barriere ad altro non serviranno che agevolare il lavoro sporco dei
nostri aguzzini e soffocare sul nascere ogni forma organizzata di
opposizione popolare. Ci sembra quindi giunto il momento di mettere da
parte
l’interesse particolare per dare spazio a quello generale.
Pertanto invitiamo tutti i movimenti in lotta, tutti i sindacati
conflittuali, tutte le organizzazioni politiche comuniste e antifasciste
e tutti i sinceri democratici a prendere
parte
sabato 20 dicembre a Teramo all’Assemblea Nazionale Contro la Repressione e per l’abolizione del Codice Rocco.
Chiamiamo al dibattito tutti coloro che condividono e fanno proprio
lo spirito di questo appello e quanti ritengono che sia necessaria
inaugurare una
pagina
nuova della resistenza italiana per costruire un’alternativa
politico-sociale che sia in grado di dare risposte concrete a chi ci
reprime ed ai milioni di individui che credono in un mondo diverso e
giusto.
E’ per questo che eravamo in piazza il 15 ottobre 2011 e per questo che dobbiamo continuare a lottare!
Davide Rosci e Mauro Gentile, prigionieri politici per gli scontri di Roma del 15 ottobre 2011
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